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Happy birthday Sir Gianfranco Zola!
“Magic Box”, come veniva affettuosamente chiamato dai tifosi inglesi, compie oggi 55 anni
Noi di City&City abbiamo avuto il piacere di conoscerlo di persona e poter fare quattro chiacchiere con lui, lo scorso novembre.
Lui, Gianfranco, è una vera e propria istituzione, non solo qua in Sardegna, dove è secondo solo al grande Gigi Riva per amore suscitato nei tifosi, ma anche in Inghilterra, dove è stato apprezzato da tutti gli amanti del vero “Football”, quello che crea sogni e che regala emozioni. Gianfranco, sardo Doc, è nato ad Oliena, in provincia di Nuoro, il 5 luglio 1966 e ha iniziato a muovere i primi passi da calciatore, nella Corrasi Oliena per poi approdare tra i professionisti nella Nuorese, prima in C2 e poi in Interregionale (la vecchia serie D).
A Nuoro, il secondo anno, a soli 19 anni, disputò una grande stagione, venendo notato dalla Sassari Torres, che fece tutto il possibile per assicurarsi quel giovanotto nuorese, dotato di una classe cristallina. In maglia rossoblù, disputò un campionato di Serie C2 e due campionati di Serie C1, tutti vissuti da protagonista, arrivando nella stagione 88/89 a soli tre punti dalla storica promozione in Serie B. Nell’ultimo torneo con la maglia della squadra più longeva della Sardegna segnò 11 gol in 34 partite.
Notato in Serie C1 da Luciano Moggi (all’epoca Direttore generale del Napoli) che lo acquistò per 2 miliardi di lire. A Napoli, Zola ebbe la fortuna di poter giocare al fianco di uno dei giocatori più forti della storia del calcio: Diego Armando Maradona, che apprezzò Gianfranco per le sue doti tecniche e umane, fin dal primo momento, proteggendolo e cercando di farlo integrare il prima possibile nella società partenopea. Con gli azzurri Zola ha giocato oltre 100 partite consacrandosi come uno dei migliori talenti del calcio italiano. Dopo il Napoli, arrivò la chiamata del Parma e la definitiva consacrazione a livello internazionale. Nel ’96 il Chelsea pagò 12,5 miliardi di lire per il suo cartellino ed al suo arrivo a Stamford Bridge c’era Gianluca Vialli ad attenderlo.
Il primo anno in Inghilterra fu eletto miglior giocatore del campionato, riconoscimento che non fece altro che accrescere il suo gradimento fra i sostenitori Blues. Il Napoli tentò, invano, di riportarlo in Italia ma il feeling di Magic Box col calcio inglese lo portò a prendere la decisione di proseguire la sua avventura in Premier. Ed ebbe ragione. In Inghilterra, restò 7 anni al Chelsea, dove contribuì ai successi dei blues, deliziando i palati dei tifosi inglesi con tocchi di classe e gol sopraffini. Fu inoltre votato come miglior giocatore della storia del Chelsea e per la sua correttezza, lealtà, classe ed educazione, nell’ottobre 2004, un anno dopo aver concluso l’esperienza londinese, ebbe l’onore di essere nominato Membro dell’Ordine dell’Impero Britannico (OBE) dalla regina Elisabetta in persona. Nel 2003 tornò in Italia, nella sua amata Sardegna, per riportare il Cagliari in serie A dopo svariate stagioni nel purgatorio della B. Oggi, dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, Gianfranco è impegnato nella carriera da allenatore.
Nella sua carriera, ha vinto tanto, ma forse non abbastanza in relazione alla sua immensa classe: un Campionato italiano, una Supercoppa italiana, 2 Coppe d’Inghilterra, una Coppa di Lega inglese, un Community Shield, 2 Supercoppa UEFA, una Coppa UEFA e una Coppa delle Coppe.
Tanti auguri Sir Gianfraco! A chent’annos da tutti noi!