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Fotografie in Barrique, ovvero le fotografie biologiche certificate di Stefano Pia
A Cagliari un reportage dell’artista di Mogoro, l’inaugurazione della mostra avverrà venerdì 10 febbraio alle ore 18:30, rimarrà poi allestita fino a mercoledì 01 marzo
Di Paolo Salvatore Orrù
“La fotografia come un buon distillato, che con gli anni migliora il suo sapore e diventa ancora più interessante“, è stato scritto nella brochure che presenta la prossima mostra di Stefano Pia, un artista che da tempo sta dando lustro a Mogoro (Or), ma anche alla Sardegna, con la sua “fotografia sociale e antropologica”. Le sue foto hanno uno stile inconfondibile, che con il tempo “sta acquistando più importanza come documento e valore artistico”. Fotografie in Barrique, questo il titolo della mostra pensata da Pia, ci proporrà, presso i locali del Coccodi, vicino a piazza Jenne, in via Santa Margherita 9 a Cagliari, un estratto di foto che hanno oramai compiuto più di 10 anni. Lo stile è sempre quello che caratterizza Pia, ovvero la fotografia a Kilometro Zero, infatti, la scelta rimane sempre su immagini scattate nel paese di Mogoro. La inaugurazione della mostra avverrà venerdì 10 febbraio alle ore 18:30, rimarrà poi allestita fino a mercoledì 01 marzo.
“Il mio lavoro non mi permette di viaggiare, allora mi sono concentrato sul mio mondo. Il mio mondo è Mogoro: gli uomini, le donne, i bambini che lo abitano: contadini, pastori artigiani, borghesi e proletari che in questo antico borgo raccontano con i loro gesti e con i loro volti una realtà che con il passare degli anni, e delle nuove esigenze giovanili, rischia di scomparire“, aveva raccontato Pia. Le foto servono, dunque, per non dimenticare. Per lasciare tracce del nostro passaggio sulla terra. Sono un affresco, sono quel che rimarrà: le immagini dell’artista raccontano l’oggi, ma se quelle immagini saranno conservate come una reliquia, come un tesoro, racconteranno agli uomini che verranno quel che il paese di Mogoro è stato.
Stefano nasce nel 1978 e vive a Mogoro. Frequenta il suo primo corso di fotografia nel 2005 ed il suo crescente interesse lo porta in seguito a frequentare vari workshop, sul fotogiornalismo sul paesaggio sul reportage e corsi di approfondimento sulla lettura strutturale dell’immagine. Il reportage sociale è il genere fotografico sul quale si concentrata la sua attenzione. Ha esposto i suoi lavori in mostre personali a Mogoro, Nuoro, Oristano, Sassari, Siena, Firenze, Milano Gorizia Vercelli e Novafeltria. Negli anni 2014 e 2015 la giuria del concorso “Sardegna Reportage” seleziona i suoi lavori tra i migliori e verranno esposti al Museo Man in concomitanza con le mostre di Robert Capa e di Vivian Maier.
Nell’aprile 2016 la sua mostra “kilometri Zero” viene inserita nel circuito del Photo Festival di Milano ed esposta nella galleria Spazio Raw. Il 21 settembre del 2019 a Novafeltria (RN) in occasione della 6° edizione del festival Semplicemente Fotografare vince il 1° premio come miglior progetto fotografico, nel 2020 vince il primo premio al “Corigliano Calabro fotografia Book Award”. Sue immagini sono state pubblicate da diverse riviste e quotidiani nazionali come In Viaggio, Bell’Italia, Inside Magazine, Il fotografo, FPmagazine ed Il Corriere della Sera.
La sua fotografia ormai si è consolidata al racconto del suo paese, Mogoro, cercando al suo interno storie personali, fotografie di reportage e di street. È L’ideatore del Bìfoto (Festival Internazionale della Fotografia in Sardegna) e dal 2011 insieme all’amico e fotografo Vittorio Cannas ne cura la direzione artistica. Nell’aprile del 2017 pubblica il suo primo libro dal titolo “Kilometro Zero”.