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Euro 2020, Gigi Riva: “È stato emozionante vedere Sirigu e Barella sventolare i Quattro mori in giro per il campo”
Gigi Riva ha rivisto trionfare la Nazionale nel campionato europeo, 53 anni dopo aver vinto la finale del 1968 all’Olimpico di Roma contro la Jugoslavia
“Ho vissuto la finale con trepidazione, ansia ed emotività, come se fossi anche io a Wembley con i nostri ragazzi. Gli azzurri hanno fatto parlare il campo, dimostrando di sapere esprimere un calcio di grande livello. Il valore aggiunto di questa squadra è Roberto Mancini. L’ho detto molte volte e lo confermo ancora. È un grande allenatore, che è riuscito a dare una precisa identità di gioco alla squadra. Un’Italia che ha condotto il torneo in maniera straordinaria, cercando sempre di condurre la partita e dominare gli avversati, sempre senza paura. In questo modo, la Nazionale è andata avanti, passo dopo passo, con una convinzione nei propri mezzi che è cresciuta giorno dopo giorno. Che tensione per i rigori. Ho spento la TV, l’ho riaccesa subito dopo e ho capito che avevamo vinto dalle urla di gioia nelle case vicine e dai primi clacson in strada. Abbiamo dovuto aspettare 53 anni, ma ne è valsa la pena. Che grande soddisfazione per tutti gli italiani”.
Continua il bomber che ancora oggi detiene il record di gol (35) nella storia della nazionale: “Vedere due sardi Doc come Salvatore Sirigu e Nicolò Barella sul tetto d’Europa, è un riconoscimento in più per l’Isola. Vederli sventolare la nostra bandiera in giro per il campo, è stato davvero emozionante. Nicolò ormai è un fuoriclasse, è un gioiellino, un campione che può continuare a crescere e a migliorare. Quest’anno è arrivato già in alto sia con l’Inter che con la nazionale e siamo tutti orgogliosi di lui”.