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Elezioni Comunali a Sassari, oggi e domani si vota
Oggi e domani, l’8 e il 9 giugno, si svolgono le elezioni comunali nel Comune di Sassari. L’affluenza alle urne sarà fondamentale per determinare il futuro della città. Tra due settimane è fissato l’eventuale turno di ballottaggio, sempre su due giorni, ma quelli canonici di domenica, dalle 7 alle 23, e lunedì, dalle 7 alle 15
Cinque candidati si sfidano per raccogliere l’eredità di Nanni Campus, l’ex sindaco. Ecco i principali candidati:
- Gavino Mariotti: Sostenuto da Fratelli d’Italia, Azione, Siamo Europei, Soluzioni per Sassari.
- Giuseppe Palopoli: A capo di Sassari Svegliati.
- Giuseppe Mascia: Rappresentante di Fare Città, Futuro Comune, Sassari Progressista e Solidale, Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, e altri.
- Mariano Giovanni Agostino Brianda: Candidato di Generazione Sassari, Costituente per Sassari, Lista Giovani per Sassari.
- Niccolò Lucchi Clemente: Sostenuto da Noi per Sassari, Sassari Progetto Comune, I Civici, Prima Sassari, Sardegna Al Centro, Movimento Civico Uniti per Sassari.
MARIANO BRIANDA
Mariano Brianda, 70 anni, è un ex magistrato e presidente della corte d’appello. È uno dei fondatori della Costituente per Sassari, un gruppo di cittadini che lavora all’elaborazione di programmi e progetti.È stato consigliere dal 18 luglio 2019. Brianda si candida a sindaco sostenuto dalla Costituente per Sassari, con un progetto civico di governo e rilancio della città attraverso la partecipazione di tutti i cittadini. Nel suo programma, pone al centro la partecipazione diretta dei cittadini al governo cittadino. “La nostra idea di politica– ha detto il candidato sindaco – è quella della partecipazione democratica, quella in cui cittadine e cittadini costruiscono il loro futuro con responsabilità e facendo sentire la loro voce, senza dover rispondere a nessuna imposizione partitica e nessun gioco di potere. Scegliendomi come sindaco avremo l’opportunità di realizzare tutto questo. Insieme, possiamo costruire una città nuova, fondata sulla partecipazione democratica e libera”.
NICOLA LUCCHI
Nicola Lucchi, avvocato, 59 anni, per cinque anni è stato al fianco del sindaco uscente Nanni Campus nel progetto dei Civici e nella squadra di governo cittadino aveva la delega all’Urbanistica. Lucchi vuole diventare il prossimo sindaco di Sassari e continuare il lavoro dell’uscente Nanni Campus. Il suo progetto politico si propone a 360 gradi sulla città, proprio perché non ha un’identità ideologica e scevro dai tradizionali schieramenti “non è né di destra né di sinistra”. “Sono sicuro che anche questa volta, nell’amministrare sceglieremo la strada più difficile, che è quella del lavoro – ha detto in chiusura della campagna elettorale –, e come ambizione non è quella di gestire semplicemente il presente, ma soprattutto quella di costruire il futuro insieme a voi”, ha aggiunto. “I nostri – ha precisato – sono progetti e azioni basati sulle reali esigenze e necessità di Sassari, un programma assolutamente concreto, rivolto alla risoluzione di problemi che si trascinano da anni, una città che volevamo solo far rinascere”.
GAVINO MARIOTTI
58 anni, dal 2020 è il rettore dell’Università di Sassari, è il candidato sindaco del centrodestra supportato da 7 liste. Ha parlato dei suoi progetti per la città e il Nord-Ovest, tra cui la creazione di un ufficio strategico per la crescita e la progettazione della città. In chiusura della campagna elettorale all’Emiciclo Garibaldi, ha affrontato numerosi temi a partire dal “cambio del senso di marcia in viale Italia con l’arrivo degli autobus dalla periferia fin quasi all’Emiciclo, al ritorno di centinaia di impiegati nella sede dell’Università centrale e “le questioni più importanti che dovranno servire a far crescere qualitativamente Sassari, come la costruzione di un palacongressi a Predda Niedda, la costruzione di un nuovo ospedale, la ridefinizione dei confini del territorio comunale con una negoziazione di un tratto della spiaggia di Platamona”.
GIUSEPPE MASCIA
Giuseppe Mascia, 49 anni, è il candidato sindaco di Sassari per le elezioni comunali del 8-9 giugno 2024 per il Campo largo. È il segretario provinciale del Partito Democratico, dirigente regionale PD Sardegna, e consigliere comunale a Sassari. Ha una laurea e un dottorato in filosofia e docente di filosofia politica e di filosofia dell’abitare. Musicista e operatore culturale, organizzatore del festival artistico di Molineddu. La visione di Mascia per Sassari è quella di una città sostenibile, inclusiva, solidale, moderna, vitale e aperta. Vuole trasformare Sassari in una città in grado di rispondere ai bisogni dell’intera comunità, affrontando prima di tutto la salvaguardia delle persone più deboli contrastando la povertà e l’emarginazione. “C’è una sola possibilità per restituire speranza a Sassari e al suo territorio. Si chiama “La città che cambia” – ha detto –. È una coalizione rinnovata, unita e determinata a creare nuove opportunità di lavoro, di sviluppo e di benessere, un progetto collettivo per fare di Sassari una città dei diritti, una città che ha cura delle anziane e degli anziani, una città a misura di bambine e bambini, delle persone con disabilità, di chi vive ai margini. Siamo la vera alternativa al disastro compiuto dal centrodestra a livello regionale e locale. Siamo la sola possibilità di uscire dalla paralisi in cui l’amministrazione uscente ha costretto Sassari”.
GIUSEPPE PALOPOLI
Imprenditore, 61 anni, Palopoli si candida alla guida di “Sassari svegliati”. La sua campagna elettorale ha toccato i temi della sicurezza e delle case popolari, con un messaggio critico verso le amministrazioni passate. Nel 2019 entrò a far parte della coalizione di Campus, per poi prenderne le distanze e collocarsi all’opposizione. Poi il passaggio a Forza Italia, l’estate scorsa, e la nuova rottura: adesso la corsa con la sua lista. “Tanti sindaci si prodigano in giro per i quartieri, però, ahimè – sottolinea – abbiamo avuto cinque anni per andare nei quartieri, e io ci sono andato perché mi chiamavano, perché i cittadini avevano bisogno. Sono andato da quelle persone che si sono sentite abbandonate, che non lavorano più da anni. Nessuno li aiuta, tutti fanno gli indifferenti. Quando è arrivata la pandemia ero in giro per la città, per cercare di aiutare le persone che avevano veramente bisogno. Non ho bisogno di fare passerelle, non ho bisogno di farmi vedere in giro, mi hanno visto in tutti questi 5 anni e mi vedranno ancora”.