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È morto Angelo, il cane pastore diventato simbolo dei devastanti incendi in Sardegna
Era arrivato in clinica in condizioni disperate dopo aver protetto il suo gregge dalle fiamme
Angelo, il pastore maremmano, ricoverato nella struttura gestita dalla veterinaria Monica Pais insieme al marito Paolo Briguglio, non ce l’ha fatta. Ci ha lasciati nella giornata di ieri. Sino all’ultimo minuto ha protetto il suo gregge tra Suni e Tresnuraghes, dai roghi che correvano, spinti dal forte maestrale e poi ha cercato di fuggire riparandosi sotto dei massi roventi, ricoperti dalle fiamme, procurandosi bruciature estese su tutto il corpo.
Il veterinario Angelo che ha soccorso il cane per primo – da qui il nome dato al pastore maremmano – ha cercato di salvarlo in qualche modo, facendolo ricoverare presso la clinica Due Mari della dottoressa Pais.
“Aveva le zampe carbonizzate, muso, occhi e bocca bruciati, ustioni dappertutto – racconta la veterinaria – l’abbiamo curato come un bambino, abbiamo sperato e pregato; le ultime analisi erano buone ma la sindrome multiorgano è stata impietosa”. La triste storia di Angelo, così come quella della cerbiatta Lussurzesa e di tanti altri animali coinvolti e per fortuna, scampati al rogo, ha toccato il cuore di migliaia di persone nei vari social media.
Migliorano invece le condizioni della cerbiatta Lussurzesa, arrivata alla clinica con tutte e quattro le zampe carbonizzate, che è stata trovata vicino alla mamma morta. “Fra una settimana si saprà quali sono le reali condizioni – spiega Monica Pais – e in che modo possiamo intervenire con le protesi. Di certo purtroppo non potremo rimetterla in libertà: non ha più i piedi”.