Diversi ma (ugualmente) campioni: a tu per tu con Gian Pietro Simula dell’Asinara Waves
DIVENTARE ARCHITETTI DEL PROPRIO DESTINO

L’arte di saper progettare il proprio futuro
Questa massima del console romano, il primo ad essersi interessato alla filosofia e all’attività letteraria, mi è rimasta impressa come un marchio indelebile. Non esiste niente di scritto se non ciò che desideri scrivere per il tuo avvenire, perché sono proprio le tue decisioni e le tue azioni a plasmare il destino. Esso altro non è che il risultato delle decisioni prese in passato, nel presente e quelle che prenderai in futuro. Se sei preoccupato per il domani, incerto su ciò che accadrà e ti senti impotente davanti al tempo che scorre, non disperarti troppo: non sei solo! La maggior parte delle persone vive le medesime difficoltà e incertezze riguardo a ciò che sarà. Tuttavia, come disse Oliver W. Holmes, al mondo esistono tre tipi di persone: quelle che fanno accadere le cose, quelle che assistono passivamente agli eventi, quelle che non sanno nemmeno cosa gli stia succedendo. Quale persona decidi di essere? La scelta del destino è tua. Le decisioni che si prendono sono più che sufficienti ad indirizzare l’esistenza verso il futuro che si vuole costruire. Per fare ciò, è necessario definire dove si è e dove si vuole andare. Sapere ciò che davvero si desidera per la propria vita; trovare uno scopo e avere un progetto da realizzare. Se non sai dove ti trovi in questo momento, non potrai raggiungere la tua destinazione, e ancor meno se non hai definito la meta. Tutto dipende da te. Tu sei l’architetto del tuo futuro. Per questo è necessario avere la visione di ciò che si vuole, proprio come un architetto. Ogni scelta è ponderata. Ogni singola linea assume un significato. “Vede” lo spazio da progettare ancor prima che esista. Lo stesso si può fare col tempo. Albert Einstein sosteneva che è molto più importante l’immaginazione della conoscenza. La realtà che abbiamo davanti ai nostri occhi si manifesta prima nella mente e solo dopo si concretizza. Qualsiasi cosa si immagina può essere realizzata. Dove va la mente, va il futuro. Disegnato e visualizzato costantemente. Si devono identificare delle immagini facendo in modo che si possano osservare ogni giorno, imprimendole nella mente, e domandandosi cosa si è fatto per costruirlo. Solo così l’azione diventerà costante e porterà al conseguimento dello scopo. Le più grandi opere architettoniche sono nate da una prima pietra; il destino si crea allo stesso modo. Del resto, a chi non piacerebbe conoscere il proprio futuro? Beh, c’è una buona notizia! Non solo si può vederlo, ma viverlo!
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