Serie D – Latte Dolce tra gruppo e difesa: coperta corta, ma le soluzioni non mancano
Dinamo Sassari, vittoria platonica con Reggio Emilia
La Dinamo Sassari chiude la stagione con un acuto casalingo travolgendo Reggio Emilia e termina il campionato in decima posizione, mancando l’accesso alla post-season. La Reggiana, invece, conserva il quinto posto finale e sfiderà l’Umana Reyer Venezia al primo turno dei playoff, in partenza sabato 11 maggio
Con la vittoria nella classica contro Reggio Emilia la Dinamo Sassari archivia un’annata da dimenticare e dà appuntamento alla prossima stagione.
Vittoria per 95-63 contro i biancorossi emiliani, in una partita in cui Sirbo ha dominato sul piano realizzativo, soprattutto tra il termine del primo e l’inizio del secondo quarto, quando per 8 minuti segna a raffica, senza lasciar possibilità di canestri ai reggiani, grazie alla vena di McKinnie (top scorer del match con 22 punti) e Tyree. All’intervallo Dinamo avanti di 19 punti sui reggiani (46-27), col vantaggio che aumenta alla mezz’ora (30 punti, 66-41) e nel finale è di 32 punti. Una prestazione di rimpianto dei ragazzi di Markovic, che tirano fuori le unghie quando ormai non serviva più, ma che potrebbe essere un punto di partenza per costruire la stagione ventura.
Dore: un talento di casa. In una partita in cui il punteggio, l’attenzione, le unghie e soprattutto le scelte contavano poco, Markovic ha scelto nel finale di dare spazio a quei giocatori che non hanno calpestato molto il parquet del Palaserradimigni. Tra questi sono scesi in campo Treier, Gandini e il talento junior Alessandro Dore. Classe 2006, alto 1 metro e 79 cm, il sassarese prima d’indossare la prestigiosa casacca biancoblù si è formato nella squadra sassarese del Basket 90. Un playmaker, che dal parquet di una palestra è arrivato a giocare un match in Serie A, dopo aver convinto nei campionati giovanili con la Dinamo Academy. Un playmaker che al suo esordio ci mette meno dei suoi 5′ concessi dal ct bosniaco per far innamorare il pubblico del Palaserradimigni con due triple in diagonale. La consacrazione di un giovane playmaker, ruolo cui dal vivaio biancoblù sono sbocciati giocatori che hanno poi avuto un’ottima carriera, a Sassari o altrove. Tra i più famosi basti pensare a Spissu, che con Sirbo ha vinto un Eurocup e una Supercoppa Italiana prima d’indossare la maglia del Venezia, idem per Massimo Chessa, 35 presenze e 70 punti l’anno dello storico scudetto. Chissà che Dore non segua le loro orme e non possa incidere il proprio nome sulla storia biancoblù.
Il tabellino
DINAMO – REGGIO EMILIA 95-63 (22-17 / 46-27 / 66-41)
BANCO DI SARDEGNA: Cappelletti 10, Treier 3, Dore 6, Tyree 17, Kruslin 9, Gandini, Diop 9, Gombauld 12, Mckinnie 22, Jefferson 5, Charalampopoulos 2. N.e.: Raspino. All.: Markovic
UNAHOTELS: Weber 8, Cipolla 7, Galloway 12, Faye 10, Uglietti, Atkins 11, Black 4, Vitali 2, Grant 6, Chillo 3. N.e.: Bonaretti e Smith. All.: Priftis. Arbitri: Carmelo Paternicò, Alessandro Paglialunga, Silvia Marziali Parziali: 22-17, 46-27, 66-41 Note: tiri da 3:Banco di Sardegna 16/29, Unahotels 5/20; tiri liberi: Sassari 5/9, Reggio Emilia 14/20.
Le parole di coach Nenad Markovic e Luca Gandini
Alla fine della partita l’applauso dei tifosi ha colpito il tecnico bosniaco: “I tifosi avevano ragione ad essere arrabbiati: la partita contro Varese era oscena ed era giusto che mostrassero il loro scontento. Ho grande rispetto della tifoseria e hanno il diritto di criticare. Oggi volevamo cancellare quella brutta sconfitta, anche se non cambiava niente. Oggi mi porto via l’immagine della gente che si alza in piedi e ci applaude alla fine”.