Scherma – Orgoglio CUS Cagliari: il fioretto maschile va in B1

I ragazzi di Markovic ancora non hanno raggiunto la forma: Sokolowski e Bibbins vanno a corrente alternata, Bendzius torna al top, Renfro non pervenuto. E ora comincia il tour de force: Brescia, Dnipro, Wlockawek (in Polonia) e Trento
SASSARI – Alzi la mano chi, dopo le tre sconfitte tra Qualifying Round e LBA Serie A, avrebbe firmato con le lacrime (della rabbia, ndr) per rialzarsi contro il Napoli con una prestazione spettacolare e ottenere due vittorie nelle prime due partite di Europe Cup, volando in vetta alla classifica. La rabbia di Markovic dopo Milano, con tanto di toni chiari e concisi su quel che doveva essere migliorato. Se contro Lisbona e Napoli qualche miglioramento si è visto, è stato solo un fuoco di paglia. Aspetto sottolineato da Markovic in press conference ai microfoni di City&City magazine e di UNO4: “Siamo partiti malissimo in difesa e benino in attacco, poi dopo l’intervallo abbiamo aggiustato la difesa ma in attacco sembravamo ubriachi. Non so se abbiano inciso le temperature tropicali degli ultimi giorni con un caldo quasi estivo, ma sembravamo fuori controllo nelle scelte”
GLI SPUNTI CONTRO I POLACCHI. Sì, contro il Wlocawek era uno scontro diretto a tutti gli effetti, ma la tensione e il braccino possono essere solo un alibi per il passo indietro che, a livello di precisione e tecnica i biancoblù hanno messo in campo. Tanti segnali positivi, come il ritorno del capitano Bendzius e la grinta di Tambone, ma anche un Renfro che in alcune scelte è parso troppo debole, oltre a un Sokolowski alquanto individualista e a un Halilovic che, pur mostrandosi il pivot che mancava al Palas. Quel Palas che, forse anche per le prestazioni sempre peggiori di Sirbo, vuoi per le rivoluzioni continue a livello tattico, vuoi per le continue sofferenze, di anno in anno, han fatto sì che le poltroncine siano sempre più vuote. Si spera in maniera effimera.
Verso BRESCIA
L’allenatore del Banco analizza la situazione:
“Abbiamo riposato, ci alleneremo oggi dopo Anwil e in due giorni cercheremo di preparare al meglio il match contro Brescia. Gara difficile, uno dei migliori roster del campionato, hanno taglia, atletismo, per essere competitivi, la chiave sarà l’equilibrio nel proteggere il nostro canestro e nel fermare i loro protagonisti”
Il talento di Brescia, primo attacco del campionato con 99 punti di media:
“Non è sufficiente giocare 10 o 20 minuti contro squadre come Brescia, per competere dobbiamo fare una partita totale per 40 minuti, non ci si può permettere di avere cali e di non essere al top, hanno battagliato per tutta la partita contro Milano, non voglio vedere un’altra partita come con l’Olimpia. Hanno tantissimo talento, non basta la normalità, bisogna alzare il livello, giocare una partita di spessore”
La costante delle prime partite:
“Numero uno non dobbiamo fare errore banali che sono stata la costanza nelle partite, leggere le situazioni, essere pronti, la concentrazione per noi è fondamentale, ecco perché facciamo video, scouting, giocatori che non devono essere sorpresi da quello che affrontano, matematicamente veniamo puniti per questi errori. Se vuoi essere meglio, la prima cosa ed è essere più duri, più focalizzati, pensare a come essere squadra ed aiutare i compagni, fare qualcosa per il gruppo e cosa puoi creare per loro”
Tocca poi a Brian Fobbs a presentare il duro impegno contro la Leonessa degli ex Burnell, Bilan e Dowe.
“Non c’è una vittoria più bella di un’altra, le vittorie aiutano a lavorare meglio, ad aumentare la fiducia, a crescere, a fare il salto di qualità, noi dobbiamo migliorare, ne siamo consapevoli e cerchiamo di farlo tutti i giorni. I ritmi sono serratissimi, siamo partiti non benissimo, ma i successi ci aiutano”
“Siamo una squadra nuova, stiamo cercando di trovare la nostra squadra, il coach è tosto, duro ma crede in noi, nel gruppo stiamo bene, c’è chimica, siamo consapevoli che dobbiamo lavorare molto, le partite ti danno quell’upgrade per unirci ancora di più”
Ha impattato benissimo sotto la nuova gestione Poeta. L’ex giocatore e viceallenatore di Messina a Milano ha dato subito un’impronta alla squadra, concentrata sul campionato e con giocatori di grandissima esperienza, tra cui tre ex Dinamo. Primo attacco del campionato con 99 punti di media, 2° posto per percentuale nel tiro da 3 punti, 4^ negli assist, potenziale di assoluto livello.
Bilan, Burnell e Dowe sono tre pedine chiave dello scacchiere. Il centro croato è tornato ai livelli di Sassari (18.3 punti di media nelle prime tre), sempre coinvolto e all’interno del gioco, sta facendo la differenza. Super nelle vittorie contro Varese e Scafati e nella sconfitta al fotofinish nel derby con l’Olimpia. Dowe esce dalla panchina ma è sempre più leader, mentre Burnell è il jolly che può coprire due ruoli, difende, va a rimbalzo, usa il post basso. Brescia tira benissimo da tre punti grazie alla vena di Della Valle (9/19 dall’arco) che dopo un’estate difficile, è tornato ad avere lo smalto dei giorni migliori con Ivanovic (15.5 punti con il 47% da 3 punti) in cabina di regia, esperto, furbo, di personalità. È salito ancora di livello l’ex Scafati e Zalgiris per una breve parentesi Demetre Rivers, ala piccola dal grande potenziale (15 punti con il 56% da 3 punti) per uno dei giocatori più pericolosi a livello offensivo. Possibile l’incrocio iniziale con Sokolowski che avrà il suo da fare per fermarlo.Occhio a Ndour (11 punti con 6.5 rimbalzi) che duellerà inizialmente con Bendzius, giocatore dal pedigree importante che ha peso nel pitturato. Minuti dalla panchina per Cournooh che è una garanzia e può giocare due ruoli, il coach della Leonessa può sfruttare all’occorrenza anche l’energia di Mobio, lungo ex Trapani protagonista della cavalcata in A1.
Brescia ha grande potenziale offensivo, usa il post basso ed è molto pericolosa a rimbalzo. Squadra esperta che ha l’obiettivo chiaro del campionato e può preparare una partita alla settimana.
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