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Costa Paradiso, al via il 15 aprile la prima rassegna d’arte “Il Calice D’Oro”
Appuntamento con l’esposizione fotografica stones di Irene Franchi
Il ristorante di carne Il Calice D’Oro inaugura nei suoi spazi espositivi la Prima Rassegna D’Arte Il Calice D’Oro.
«Nella convinzione che la forza precognitiva e irradiante dell’arte faccia degli artisti gli attori privilegiati del cambiamento sociale – spiega Claudia Erba, curatrice della rassegna – Il Calice d’Oro vuole restituire loro parola e spazio, per riappropriarci tutti insieme della dimensione irrinunciabile della progettualità esistenziale. Ai “padroni di casa”, dei quali ho sposato con entusiasmo la filosofia, piace pensare che esposizioni e mostre possano essere godute anche al di fuori dei circuiti usuali, sulla scia di alcune pionieristiche esperienze nazionali.
Parallelamente, pur senza demonizzare il delivery e il web-che in tempi di restrizioni pandemiche hanno reso fruibili da casa i piaceri della ristorazione e dell’arte- non possiamo fare a meno di dare voce all’esigenza, niente affatto epidermica, di recuperare la corporeità di queste esperienze, contestualizzandole in uno spazio che torna ad essere-finalmente- luogo fisico, depositario di narrazioni simboliche condivise. “Dare alimento”, è questo l’imperativo che ci muove, nel fine dining e-in senso lato- nella costruzione della nostra offerta, fra tavola e tavolozza, enogastronomia e cultura.
In quest’ottica nasce la “Prima Rassegna d’arte Il Calice d’oro”: per dilatare gli orizzonti dell’atto creativo; per accogliere e vivificare-in un gioco moltiplicatorio ed effusivo-quella forza marziana e umanissima che chiamiamo ispirazione. Manca, volontariamente, nella rassegna, una tematica comune: non abbiamo voluto nessun filo rosso a districare le gomene aggrovigliate della nostra nave, che muove nella direzione dell’incontro semantico di differenti forme d’arte, talvolta contaminate».
La rassegna è corredata da un catalogo d’arte, a cura di Irene Franchi con note biografiche degli artisti e contributi critici illustri, disponibile gratuitamente nei locali espositivi de Il Calice d’Oro. Il logo della rassegna è stato realizzato dallo scultore e pittore Franco Mauro Franchi. La realizzazione e la stampa dei cataloghi sono state rese possibili anche grazie al supporto de Li padulazzi Resort, Lola comunicazione eRe/max Mistral Costa Paradiso.
La promozione della rassegna è curata da Verbatim Ufficio Stampa. Media Partners della rassegna sono Musiculturaonline di Vincenzo Pasquali, Nerospinto di Indira Fassioni, SOund36 Magazine di Cultura Musicale, Arti e Spettacolo di Annalisa Nicastro e SpettacoloMusicaSport di Francesca Monti.
Ricco e variegato il programma, che spazia tra le più disparate declinazioni dell’arte, inscritte nella magia ineguagliabile della Gallura
Si parte il 15 aprile (ore 19.30) con il vernissage dell’esposizione fotografica personale Stones di Irene Franchi, dedicata alle suggestive formazioni rocciose di Capo Testa. La mostra sarà visitabile fino al 25 aprile negli spazi espositivi de Il Calice D’Oro. Filmaker e fotografa professionista formatasi all’Accademia di Belle Arti di Carrara e docente di Editing video al biennio specialistico del Dipartimento di Fotografia all’Accademia Linguistica di Belle Arti di Genova, da 14 anni Irene Franchi lavora con entusiasmo e dedizione nel mondo dell’arte, nello specifico della produzione video e foto professionale.
Il 30 aprile (ore 19.30) sarà la volta di Ljuba Spreafico (La fabbrica delle parole), con l’esposizione di gioielli Poesia a stralcio-L’arte della cancellatura incontra la poesia di Maria Teresa Tedde. Durante la serata di inaugurazione della mostra-visitabile fino al 9 maggio- interverrà anche la poetessa Maria Teresa Tedde, che presenterà la silloge poetica I reticoli dell’anima (Pluriversum Edizioni), testo di riferimento per l’ideazione, da parte dell’artigiana Ljuba Spreafico, di gioielli creati con l’impiego della tecnica della cancellatura di Emilio Isgrò.
Il 16 maggio (ore 19.30) l’appuntamento è con l’apertura dell’esposizione personale di pittura di Lidia Tangianu, Humanum, che intreccia cronaca del presente e invito all’empatia. Le opere resteranno in mostra fino al 23 maggio. «Artista piena, impegnata a mettere in evidenza ciò che è oscurato, sconosciuto e volutamente malinteso e incompreso» – la definizione è del Critico d’Arte Stefania Maggiulli Alfieri – la giovane pittrice sassarese ha ottenuto prestigiosi riconoscimenti al concorso internazionale d’arte I Dauni, promosso dall’Associazione Nikephoros Arte e Cultura presso il MU.SA di Vieste (nel 2017 il Premio Divolo sezione pittura e il Premio Critica della Giuria, per tecnica, messaggio e valore emozionale; nel 2018 il Primo premio pittura Cobea Divolo, nel 2019 il Primo premio Interpretazione Espressiva nel racconto dell’umano viaggio.)
Dal 6 giugno (con inaugurazione alle ore 19.30) al 13 giugno i locali espositivi de Il Calice D’Oro ospiteranno la mostra fotografica Anuda del fotografo professionista- e fondatore dell’associazione fotografica Mastros de Lughe, di cui è attualmente presidente- Marco Sanna. «Anuda è – nelle parole della giornalista Francesca Arca – un lavoro creativo che dissigilla la parte più riposta del sé attraverso la visione della forma corporea». Al suo attivo Sanna, che da vent’anni si dedica anche alla docenza, ha una settantina di esposizioni fotografiche sia personali che collettive, tra le quali si segnalano, in particolare, due internazionali di fotografia svolte a Baghdad in occasione dell’undicesima e dodicesima edizione delBaghdad International Festival for photographic pictures.
Il 20 giugno (ore 19.30) Rosella Spano, creatrice del marchio La Ro’ Gioielli, presenta la collezione deluxe SS 2022 Elicriso, pensata appositamente per Il Calice d’Oro. I bijoux della serie saranno acquistabili esclusivamente presso il ristorante, già dalla data di apertura (8 aprile) e per tutta la stagione estiva. Impronta classica e tentazioni rock-glam, ricercatezza e brio convivono in una linea che combina pietre preziose e semipreziose dalle intense suggestioni cromatiche. L’ausilio, per alcune delle creazioni, dell’Atelier Orafo F.lli Idini, impreziosisce un bouquet di gioielli che associa al maggiore comfort garantito dalla lavorazione a rosario il tocco classy dato dal frequente impiego dell’argento.
Dal 27 giugno (con inaugurazione alle ore 19.30) al 9 luglio sarà visitabile l’esposizione personale di pittura Natura Morta di Monica Corda. La pittrice cagliaritana-riconosciuta Talento Artistico presso il Giardino Sonoro Pinuccio Sciola, I talenti delle donne, 2016 – coniuga con maestria echi settecenteschi e paradosso surrealistico, regalandoci «delle nature morte che nella loro non sovrabbondanza ricordano lo stile settecentesco di Jean Baptiste Chardin, ma che al contempo nel tratto netto rimangono estremamente identitarie» (Indira Fassioni).
Dall’undici (con inaugurazione alle ore 20.30) al 23 luglio sarà possibile visitare la mostra fotografica personale Reportage in Sardegna di Monica Selenu, una narrazione documentaristica che si muove tra luoghi senza tempo, quelli dell’entroterra sardo, e memoria collettiva. Ogliastrina di nascita e barbaricina d’adozione, Monica Selenu cura- tra gli altri progetti- la fotografia di diverse collane per la Biblioteca di Sardegna.
Il 25 luglio (ore 20.30) appuntamento con La voce di Demodoco- Poesia e canzone d’autore con Giovanni Luca Valea. Valea, poeta e cantautore toscano, presenterà la raccolta poetica Una rosa al Padrone (Porto Seguro, 2021) e l’ep Iniziali, uscito per l’etichetta sarda La Stanza Nascosta Records del musicista e produttore Salvatore Papotto. «Due opere legate da un intangibile filo poetico, che Giovanni Luca Valea, Uomo, ha intessuto fra inchiostro e note» (Carlo Caprarella).
Il primo agosto (ore 20.30) verrà presentata l’installazione artistica di Cenzo Cocca, Passaggi, sospesa tra moda e arti figurative, tradizione e modernità. «Gioco con il tempo, con la memoria, col passato ma soprattutto col futuro, con le mie sensazioni, le cucio e le lascio a disposizione di chiunque vorrà esplorarle» – racconta il giovane artista di Ghilarza. E’ suo quel filo invisibile che cuce l’isola sarda al continente; così la giornalista di Tgcom24 e curatrice d’arte Indira Fassioni. L’installazione permarrà fino al 14 agosto.
L’otto agosto (ore 20.30) è la volta di uno dei guru della discografia italiana, Domenico “Mimmo” Paganelli, che presenta la seconda edizione del suo libro: Volevo lavorare dentro nei dischi (Dantone Edizioni). Si tratta di una versione rivista e ampliata, con foto d’epoca e un nuovo capitolo che ospita dediche di Vasco Rossi, Guccini, Branduardi, Vecchioni e importanti addetti ai lavori e giornalisti del settore. La prefazione è a cura di Maurizio Becker (Vinile).
Il sedici agosto (ore 20.30) El-made presenta la collezione SS 2022 Muir. Ispirata ai paesaggi della Sardegna, la collezione della giovane stilista sarda Elisa Ara accosta i colori tenui delle fioriture primaverili a quelli riarsi delle stoppie estive e all’intera gamma cromatica espressa dal mare dell’isola. Realizzata interamente a mano con filati accuratamente ricercati, arricchiti, ricombinanti e ricontestualizzati, la capsule trascura la connotazione protettiva a favore del puro estetismo dando vita a creazioni uniche.
Il 22 agosto (ore 20.30) l’evento è Sola di fronte al mare-Poesia e canzone d’autore con Patrizia Cirulli. Dopo essere stata, con Mille Baci l’artefice di un “capo-lavoro”nel senso etimologico del termine (la definizione è del critico musicale Andrea Podestà), tipizzando una sorta di “tertium genus” alchemico, Patrizia Cirulli si avvicina al verso scritto con la raccolta poetica Sola di fronte al mare (Pluriversum Edizioni). (Claudia Erba) Patrizia Cirulli, tre volte vincitrice del Premio Lunezia, tre volte finalista al Premio Tenco, collaborazioni-tra gli altri – con Sergio Cammariere, Mario Venuti, Pacifico, Mario Lavezzi, Pino Mango, Paolo Bonfanti, Carlo Marrale, Luigi Schiavone, Giorgio Cordini e Vince Tempera, è una cantautrice milanese dalla voce “insolita e straordinaria” (la definizione è di Lucio Dalla).
Il 29 agosto (ore 20.30) appuntamento con Drammaturgia degli invissuti- Reading di Oliviero Malaspina e Giuseppe Cristaldi, con la partecipazione musicale di Salvatore Papotto aka Berlin Babylon Project. Il compositore, cantautore e scrittore Oliviero Malaspina (premio Musicultura 1990, 1991,1993; premio Lunezia 2001, con Cristiano De André; MGM Los Angeles, Migliore songwriter italiano 2005; Premio UNESCO per musica e poesia Messaggero di Pace) e lo scrittore Giuseppe Cristaldi (Premio Kallistos, 2009; Premio eccellenza pugliese, 2013; Premio Puglialibre, Menzione miglior romanzo del 2013, 2014; Premio Presidi del libro, 2017) leggono, con atmosfere musicali del musicista e produttore Salvatore Papotto, passi scelti del libro scritto a quattro mani e edito da Fallone, già diventato testo universitario.
«Malaspina – già ottimo cantautore, coautore e collaboratore di Fabrizio e Cristiano De André – alterna momenti di poesia-narrativa a versi che potrebbero benissimo essere cantati, quasi fossero – appunto – testi di canzone. Insomma, un versificare alle volte molto prosaico alle volte intensamente lirico. Qualcosa di simile accade con i testi di Cristaldi (già autore con Cristiano De André del volume “La versione di C.”), ora violentemente crudi (penso all’insistenza del turpiloquio) altre volte straordinariamente poetici» (Andrea Podestà).
Dal 19 (con inaugurazione alle ore 20.30) al 29 settembre Il Calice d’Oro ospiterà l’installazione artistica Genius Loci di Maria Bressan akaRosmunda. «Appellandosi ad una dimensione magica, misteriosa, inconscia, la decorazione ceramistica di Rosmunda si fa-letteralmente- sentimento, facoltà e atto del sentire, di avvertire impressioni che attengono sia alla sfera interiore che al mondo esterno, in un gioco policromatico di introiezione e proiezione» (Claudia Erba). Maria Bressan aka Rosmunda nasce a Pordenone nel 1992. Dopo essersi diplomata al Liceo Artistico abbandona le nebbie del Nord Est per spostarsi a Carrara, dove si laurea all’Accademia di Belle Arti, indirizzo Scultura, con il Prof. Franco Mauro Franchi nel 2017. Dopo l‘Accademia decide di incentrare la sua produzione artistica sull’illustrazione e la decorazione ceramica, nel 2019 si avvicina al mondo della Street art che diventa il mezzo espressivo che predilige. La sua poetica è strettamente legata agli archetipi, ai miti e alle fiabe delle popolazioni tribali e delle tradizioni popolari, con frequenti rimandi al mondo animale e alla connessione con la natura come specchio dell’interiorità umana.
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