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Concluso il corso di formazione dell’associazione Mondo X Sardegna
Dopo 5 mesi, il corso “HIV/Aids e territorio. Corso per la prevenzione e la formazione” ha raggiunto il suo traguardo
Sabato 21 maggio scorso, presso l’Hotel Grazia Deledda, col decimo modulo formativo si è concluso il corso organizzato dall’Associazione “Amici di Mondo X – Sardegna”, denominato HIV/Aids e territorio. Corso per la prevenzione e la formazione.
Il percorso formativo che aveva come tema portante l’infezione dell’HIV, il suo travalicamento verso l’Aids e i vari ambiti sui quali la malattia ricade, iniziato sabato 15 gennaio 2022, si è sviluppato su 10 moduli, due al mese, che hanno trattato tematiche quali l’area sanitaria, quella psicologica e relazionale, nonché l’aspetto normativo e legale per affrontare inoltre il ruolo del “nuovo” volontariato in Italia, in Sardegna e più specificatamente all’interno della Casa Famiglia per malati di Aids s.Antonio Abate di Sassari, istituita e gestita dall’Associazione Mondo X – Sardegna di padre Salvatore Morittu, promotore e Direttore del corso di formazione in argomento.
Relatori d’eccezione hanno dato spessore e valore alla formazione; fra gli altri:
- Leopoldo Grosso, psicologo, psicoterapeuta e sociologo, fondatore del Gruppo Abele e da anni impegnato nel campo della tossicodipendenza e del disagio sociale;
- don Luigi Verdi, fondatore e responsabile della Fraternità di Romena, in Toscana, che ha trattato il delicato tema del rapporto Vita/Morte nel malato di Aids;
- gli infettivologi Vito Fiore e Elja Princic;
- Paolo Meli, presidente del C.I.C.A., il coordinamento Nazionale delle Case Alloggio per malati di Aids;
- Giampiero Farru militante ed esponente di prestigio del volontariato in Sardegna e componente della commissione del volontariato in Europa
Particolare attenzione, poi, è stata rivolta ai moduli che hanno visto protagonisti coloro che nella Casa Famiglia di Sassari operano e vivono attraverso l’Associazione Mondo X – Sardegna: padre Salvatore Morittu, padre Stefano Gennari, la responsabile della Casa, Alessandra Buondonno, il responsabile dei volontari che supportano le attività, Tullio Torru e uno degli ospiti, Salvatore, che ha reso testimonianza della sua esperienza nella malattia ma soprattutto della sua vita all’interno della struttura di Sassari che lo ospita con altre undici persone colpite dall’infezione dell’Aids.
Grande soddisfazione è stata manifestata al termine del percorso formativo dai partecipanti, dalla Segreteria Organizzativa e da quanti hanno condiviso questa esperienza arricchente ma soprattutto tesa a dare a quanti vi hanno preso parte, un’informazione puntuale e corretta sull’infezione dell’Aids che alla data del novembre 2021 ha visto 1303 nuovi contagi in Italia di cui 19 in Sardegna ma della quale ormai si parla sempre meno, rendendo in qualche modo meno incisiva l’azione informativa e di assistenza e, di conseguenza, alimentando stigma e pregiudizio verso coloro che ne sono colpiti.
I numeri
Gli iscritti al corso erano inizialmente 110 e alla sua conclusione sono risultati 85, con una fisiologica e prevista percentuale di rinuncia alla frequenza.
Su 85 corsisti 40 hanno manifestato l’intenzione di intraprendere il servizio di volontariato presso la Casa Famiglia di Sassari, inserimento che avverrà prossimamente e successivamente ad un necessario confronto con l’equipe che opera all’interno della struttura di piazza Sant’Antonio e un breve tutoraggio curato dai volontari già impegnati nella Casa.
Sono sicuramente risultati esaltanti rispetto al progetto formativo iniziale: formare un “nuovo” volontariato responsabile e informato che intervenga in un contesto sociale spesso oggetto di emarginazione e disattenzione, in particolare rispetto a coloro che portano nelle loro esistenze i segni forti di una malattia che se prima li voleva destinati alla morte oggi li vede, sempre più, destinati a vivere, a vivere dignitosamente e con un’adeguata e amorevole assistenza.