Serie C – Alessandro Masala ai raggi X, tra infortunio e scuola
Beppe Severgnini, 20+20 motivi per venire in Sardegna nel 2020
Nel 2012 il giornalista Beppe Severgnini pubblicò una lista con i suoi 45 buoni motivi per amare la Sardegna. Dopo la querelle tra Sala e Solinas, ecco una nuova lista aggiornata al 2020
1 Perché è un anno amaro, e la Sardegna sa essere dolce.
2 Perché parole al vento ne diciamo tutti, continentali e sardi (ma il maestrale è magnanimo e ci perdona).
3 Perché sull’isola tutti discutono di tutto con tutti. Ma un sorriso per chi viene da oltre il mare non manca mai.
4 Perché un aperitivo al Poetto è mitico; ma un cappuccino a Cagliari è poetico.
5 Perché ci sono torri sull’isola che guardano altre isole (Santa Teresa Gallura, Calasetta).
6 Perché Olbia, dietro il porto, ha aperto un salotto.
7 Perché, a San Teodoro, la movida sulla spiaggia era divertente. Ma anche la spiaggia senza movida, diciamolo, non è male.
8 Perché Alghero ha prestato i colori ad Antonio Marras.
9 Perché il Sulcis è l’Arizona d’Italia. Ma in più c’è il mare.
10 Perché Sant’Antioco è un santo moderno che ha dato il nome a un’isola deliziosamente anacronistica.
11 Perché l’Ogliastra è un balcone fiorito sulla penisola invisibile.
12 Perché se uno ascolta, sente ancora Pinuccio Sciola che parla col basalto a San Sperate.
13 Perché a Samugheo producono tappeti filosofici.
14 Perché a Calangianus il sughero ha personalità: è in grado di discutere con le bottiglie.
15 Perché a Meana Sardo offrono filu ‘e ferru agli attori prima di entrare in scena.
16 Perché alcuni villaggi turistici anni Ottanta sono francamente brutti. Ma ginepri, lecci, corbezzoli, mirto e affetto li hanno resi simpatici.
17 Perché le spiagge, le rocce e i boschi intorno a Montirussu (Aglientu) sono un patrimonio dell’umanità. E chi si azzarda a toccarlo verrà visitato di notte dalle janas, che gli torceranno gli alluci.
18 Perché le scarpe da trekking sono comode quanto le infradito.
19 Perché la Sardegna è come un’infanzia, scriveva Elio Vittorini. Ed è bello, ogni tanto, tornare bambini.
20 Perché la politica sarda è incomprensibile, quindi non perdete tempo a comprenderla (quella nazionale non è più semplice, diciamolo).
21 Perché il vento che soffia tra i ruderi dei grandi insediamenti industriali domanda: “Ma chi ve l’ha fatto fare?”. E nessuno risponde.
22 Perché il sardo è una lingua: come l’italiano, discende dal latino. A chi s’azzarda a chiamarla “dialetto”, niente seadas col miele, per punizione.
23 Perché la Barbagia è piena di gente cordiale e attenta, in grado di capire chi ama la Sardegna e chi fa finta.
24 Perché gli scrittori dell’isola hanno nomi brevi e non sprecano aggettivi (Murgia, Fois, Agus, Abate, Niffoi, Soriga, Serra, Todde, Pulixi e non solo)
25 Perché la mia amica fotografa Daniela Zedda è l’unica che mi fa sembrare quasi bello (d’accordo, meno brutto).
26 Perché ci sono porti e aeroporti per andar via; e scoprire d’avere subito voglia di ritornare.
27 Perché il vermentino è un ricostituente e il cannonau un calmante.
28 Perché l’arcipelago della Maddalena, quando se ne va l’ultimo gommone, non chiude.
29 Perché in Sardegna ci sono meno luci e in cielo più stelle.
30 Perché i nuraghi sono misteri incrociati, non sassi sovrapposti.
31 Perché le dune sono belle da guardare. Ma non si calpestano.
32 Perché la sabbia in riva al mare è bella da calpestare. Ma non si ruba.
33 Perché se accetti un invito a cena, non puoi dire “Scusate, sono a dieta”.
34 Perché una birretta insieme è un trattato di pace, e non si firma alla leggera.
35 Perché i sardi passano sulla terra leggeri, e Sergio Atzeni lo aveva capito.
36 Perché Bellas mariposas di Salvatore Mereu è un piccolo grande film, e potete andare a vedere dove l’hanno girato (Cagliari, Sant’Elia).
37 Perché la gente rossa – sa gente arrubia – è il nome dei fenicotteri, che non votano. Salvini e Solinas possono stare tranquilli.
38 Perché le truppe stanno lasciando il passo agli escursionisti e agli innamorati (Capo Teulada, Arenas Biancas, Porto Tramatzu).
39 Perché, come ricorda Piero Marras, finché il mare non li inghiotte, i miei amici sardi resteranno là: si Deus cheret e sos carabineris lu pirmittini. Ma il buon Dio vuole, e l’Arma è d’accordo.
40 Perché questo è il 2020. Venti venti. In Sardegna soffiano tutti, e portano lontano.
Qui per leggere la lista fatta da Beppe Severgnini nel 2012