
Sirbo a caccia di un colpaccio per l’orgoglio, priva di Halilovic e Thomas (forse): servirà concentrazione e grinta, Bulleri promette di proporre la miglior squadra stagionale
TRENTO – I playoff, per la Dinamo Sassari, sono sfumati? Poco importa. La squadra di Bulleri, priva di Halilovic e con poche speranze di vedere in campo Thomas, è carica in vista della sfida di Trento, in programma oggi alle 11.30 dopo il rinvio disposto per i funerali di Papa Francesco tenutisi ieri. Di fronte a sé Sirbo troverà una Dolomiti Energia Trentino che punta a riconquistare il primato perso dopo i primi tre mesi, quando aveva dominato con dieci vittorie consecutive.
ORGOGLIO E PRECEDENTI. In classifica, sfumata qualsiasi possibilità di ottenere un posto ai playoff in maniera definitiva, l’obiettivo massimo sarebbe il nono posto, il quale sarebbe raggiungibile sia ottenendo solo vittorie, sia se Tortona incappa in una crisi di risultati. No, l’obiettivo è quello dell’orgoglio, che servirà per il futuro. I precedenti, anche quelli più vicini, non fanno ben sperare: basti pensare che nella gara d’andata, Forray e compagni avevano strappato una vittoria per 84-81 al termine di un match combattuto fino all’ultimo canestro. Una squadra, quella trentina, che viaggia a mille all’ora grazie alla continuità del roster fin dall’inizio della stagione, nonché alla coesione che valorizza l’estro di giocatori come Ellis, Cale, Ford, Lamb e Mawugbe.
BULLERI VUOLE VINCERE. Il ct Massimo Bulleri promette un approcio pari a quello delle partite precedenti, sottolineando l’importanza di mantenere alta la concentrazione mentale, la grinta agonistica e la precisione tecnica, obiettivi essenziali anche nel recente passato per competere fino alla fine. Nessuna certezza su Thomas, definito energico e positivo, ma delle cui condizioni fisiche non trova risposta. Secondo Bullo, la partita richiederà uno sforzo notevole sia fisicamente che mentalmente, con particolare attenzione alla gestione iniziale dei possessi e al controllo del rimbalzo difensivo. Ciò riconoscendo lo stile di gioco di Trento, che esalta le qualità tecniche dei suoi giocatori, soprattutto nelle situazioni di contropiede.
BIBBINS FELICE. Pensieri condivisi anche dai giocatori: su tutti il play Justin Bibbins, che esprime la sua voglia di chiudere in bellezza per i tifosi, per il club e per se stessi, dopo un’annata non semplice. Ora che Sirbo ha trovato il giusto ritmo, c’è più divertimento e serenità, motivo per cui Bibbins si concentra per dare il massimo. Ottimismo ma anche rimpianti: a prova di ciò l’americano dichiara che, nonostante un finale positivo, un mese in più di gare avrebbe forse permesso di competere per i playoff, dato il potenziale della squadra. Alibi? No, affatto: lo stesso play sottolinea che alcune sconfitte siano state determinate da scarti minimi, lasciando intravedere le capacità inespresse del team.