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“BANDIDOS E BALENTES” TRIONFA A MILANO AL FESTIVAL MONDIALE DEL CINEMA
Un tuffo nella Sardegna degli Anni ’50
Bandidos e balentes – Il codice non scritto, un “contenitore” straordinario di scenari continui ed emozionanti. Tanti colpi di scena che mostrano i retroscena di una Sardegna che non conosci. Una Sardegna molto cruda, ma realistica.
Il giovane regista Fabio Manuel Mulas di Thiesi ha voluto così portare sugli schermi la sua adorata terra, con un film documentario totalmente made in Sardegna, dalla lingua, alle location, ai 140 attori impegnati nella pellicola.
Bandidos e balentes, parlato in 45 dialetti sardi e sottotitolato in inglese ed italiano, è stato premiato come miglior film in lingua straniera al Festival Mondiale del Cinema di Milano, in gara con altre 400 pellicole provenienti da tutto il mondo.
Ispirato alle pagine di un diario del carabiniere Gianluca Pirastru, i personaggi vivono e lottano in un imprecisato villaggio dell’entroterra, ma le storie narrate non sono fantastiche.
Si tratta infatti di episodi realmente accaduti, pezzi di storia della terra sarda.
L’opera, che è vincitrice di 34 awards e in lista per il 2018 in 122 festival internazionali, è anche fresca vincitrice di due grossi riconoscimenti.
Uno dei premi ottenuti è quello della Critica internazionale al “The Gulf on Naples Indipendent Film”.
Il titolo di migliore attrice protagonista invece va alla magnifica espressività di Katia Corda, interprete di Angheledda, che ritira il premio avvolta nello scialle di fattura sarda.
Le musiche sono del musicista Daniele Barbato Boe, che riesce a creare quella suspence necessaria per rimanere col fiato sospeso dall’inizio del film fino alla fine.
Trama:
Sardegna anni ’50. Il film racconta del banditismo di quegli anni, episodi legati alla faida, ambientati nei paesaggi dell’entroterra sardo, dove i rifugi dei banditi sono le domus de Janas e i Pinnettus. Mintonia, vedova e madre di Angheledda e Borore, da inizio ad una sanguinosa faida barbaricina. Essendo lei già vittima di tale piaga, avendo perso marito e figlio per mano di alcuni banditi.
Il film ha un finale aperto, che lascia libera interpretazione ed una profonda riflessione sull’atteggiamento dei protagonisti che ad un certo punto prendono una decisione che stravolgerà loro la vita.