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Archeologia, eccezionale ritrovamento nel nord Sardegna
Un rarissimo bronzo di un antico guerriero sardo è stato scoperto vicino a Nughedu San Nicolò
Straordinaria scoperta nel complesso archeologico di Cuccuru Mudeju, nel territorio comunale di Nughedu San Nicolò, nel sassarese, dove è stato ritrovato un bronzo, risalente a circa 3000 anni fa, completamente integro dalla testa ai piedi, rappresentante un antico guerriero vestito con un corto gonnellino, un elmo cornuto, occhi a mandorla e lunghe trecce sul collo. La statuetta, alta circa 20 cm, ha una posa da vero guerriero sardo, dotato di scudo e spada.
Da circa un anno e mezzo, il complesso è stato al centro di una campagna di scavo e restauro condotta dal Comune del piccolo paese sassarese, con la direzione scientifica della Soprintendenza archeologia, Belle arti e Paesaggio per le province di Sassari e Nuoro e co-finanziata dal Piano Scavi 2018. Nonostante l’attività agricola avesse sconvolto almeno in parte il sito e rasato le strutture murarie, si è indagato in un settore in cui è emerso un muro perimetrale che delimita una serie di ambienti, tra cui uno che presenta una panchina lavorata su due lati, altri con lacerti di lastricato. Sono state rinvenute basi litiche per offerte votive, nelle quali si possono osservare i fori per l’infissione di spade o il posizionamento di ex voto di bronzo e vaghi di collana in pasta vitrea.
Alto il numero di reperti in bronzo che sono stati rinvenuti nel sito e successivamente consegnati al centro di restauro della Soprintendenza per le necessarie attività di recupero, analisi e documentazione fotografica. Si tratta di un frammento di spada votiva, uno spillone, un pugnale foliato con un ribattino, un codolo di pugnale frammentario, un anello in bronzo di incerta definizione, un frammento di bronzo figurato, che rappresenta la porzione di un arco con la relativa legatura.
Tutti questi oggetti, risalgono ad un periodo tra l‘età del Bronzo Finale e l’inizio dell’età del Ferro. Nel corso di indagini precedenti erano emerse anche diverse strutture, che all’inizio dei lavori non erano più visibili ma che ora sono tornate alla luce dopo un’accurata pulizia del sito.