Alla Biblioteca Universitaria di Sassari, davanti a una sala gremita, è stato presentato ieri sera il volume “Canto rituale” di Maria Carta, alla cui realizzazione ha contribuito anche la Fondazione Maria Carta. Tradotto in lingua spagnola da Alessandra Sanna, docente di Lingua e Letteratura italiana all’Università di Granada, quarantotto anni dopo la sua prima apparizione in Italia, “Canto rituale”, è una raccolta di poesie scritte dalla cantautrice e attrice di Siligo, pubblicata anche in Spagna e tradotta in castigliano mantenendo lo stesso titolo dell’originale del 1975 e raccoglie 21 poesie più un inedito. Il volume, stampato dalla casa editrice Valparaiso, è stato curato, anche per le traduzioni, dalla docente sassarese.
Nella sua prefazione l’autrice precisa che sono state selezionate le poesie che maggiormente manifestano il dramma collettivo e il carattere rituale al quale si riferisce il titolo dell’opera. Alessandra Sanna scrive ancora: «Il risultato è una poesia che ci addentra nei meandri di immagini potenti che svegliano emozioni profonde per cui, a volte, è inevitabile non identificarsi o empatizzare con i personaggi». Il volume è stato già presentato il 20 maggio 2022 in occasione della 40ª Fiera del libro di Granada.
Nell’appuntamento sassarese Alessandra Sanna è stata introdotta dai saluti del direttore Giovanni Fiori e dal presidente della Fondazione Maria Carta, Leonardo Marras e ha dialogato con il giornalista Giacomo Serreli, accompagnata dalle letture dell’Associazione Teatrale Paco Mustèla e dalle note del pianoforte di Antonio Garofalo.
La serata si è conclusa con la proiezione di “Ombre”, il suggestivo cortometraggio realizzato dall’ Associazione Teatrale Paco Mustèla e ispirato proprio a Canto rituale.