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Aou Sassari – Congresso sui traumi e le emergenze oncologiche
Il trauma scheletrico, il trauma toracico e le urgenze nel paziente oncologico. Sono questi gli argomenti che saranno sviluppati e approfonditi il 19 e il 20 ottobre durante il congresso dal titolo “Selected topics in emergenza urgenza: il trauma e il paziente oncologico in emergenza”
É organizzato dalle Radiologie dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari con la Scuola di specializzazione in Diagnostica per immagini e Radiologia interventistica dell’Università di Sassari.
Il congresso che si svolgerà nella sala conferenze dell’hotel Grazia Deledda, è costituito da due eventi che saranno accreditati separatamente per permettere una frequenza distinta secondo l’estrazione professionale dei medici. Il trauma si svolgerà il 19 ottobre e avrà la durata di otto ore, mentre Il paziente oncologico in urgenza, in programma per il 20 ottobre, durerà sette ore.
«Da anni assistiamo a una crescita esponenziale della richiesta di prestazioni diagnostiche e terapeutiche in regime di emergenza-urgenza nelle 24 ore con un carico di lavoro per le Unità operative di radiodiagnostica e radiologia interventistica sempre più orientato all’alta complessità», ha affermato il professor Stefano Profili, Direttore del Dipartimento farmaco e diagnostica dell’Aou di Sassari e coordinatore scientifico del congresso.
La sfida è rappresentata dalla necessità di mantenere la resa diagnostica e terapeutica continuamente allineata ai migliori standard attraverso l’aggiornamento professionale, l’adeguamento tecnologico delle apparecchiature e la messa a punto di percorsi assistenziali dedicati.
Gli interventi saranno curati da relatori di grande esperienza che avranno il compito di illustrare in maniera approfondita i diversi argomenti stimolando la discussione tra i partecipanti.
La prima sessione tratterà il trauma osteoarticolare in Pronto soccorso, un importante problema di salute pubblica vista la crescente incidenza (circa 4 casi all’anno su cento abitanti) e i correlati costi, anche sociali.
Nella maggior parte dei pazienti un corretto inquadramento può essere ottenuto semplicemente con la radiologia tradizionale. In presenza di fratture complesse o complicate, il medico radiologo, coadiuvato dal tecnico di radiologia, procede direttamente all’utilizzo degli esami di secondo livello come la tomografia computerizzata (Tc) o la risonanza magnetica (Rm) per fornire una completa valutazione indispensabile per le successive scelte terapeutiche.
«Gli esami ottenuti con le diverse apparecchiature – sottolinea il professor Profili – sono rivolti ad ottenere un’affidabile caratterizzazione clinica dei pazienti provenienti dal Pronto soccorso: informazione indispensabile per la scelta del successivo percorso assistenziale legato a dimissione, osservazione breve, ricovero».
Nella sessione pomeridiana della prima giornata, si affronterà il tema del trauma toracico maggiore che è gravato da una elevata mortalità tempo dipendente. L’esame di riferimento è la tomografia computerizzata che, in pochi minuti, fornisce tutte le informazioni necessarie nella maggior parte dei pazienti. Oltre alla diagnosi si discuterà degli importantissimi aspetti relativi alla gestione e al trattamento anche interventistico in emergenza che saranno illustrati dal dottor Vittorio Miele, Presidente della Società italiana di radiologia medica ed interventistica (Sirm) che farà una lettura magistrale.
La patologia neoplastica in urgenza sarà infine il tema della seconda giornata.
Il continuo miglioramento dei risultati sia in fase diagnostica sia terapeutica ottenuti in campo oncologico ha determinato un netto incremento delle guarigioni e dei periodi di sopravvivenza dei pazienti, che sempre più numerosi si rivolgono alle strutture sanitarie anche in urgenza. In questo ambito il paziente neoplastico richiede, in ragione delle sue fragilità e malattie concomitanti, una particolare attenzione, per esempio attraverso l’utilizzo mirato dei mezzi di contrasto e l’impiego di tecniche di immagine indicate in un contesto multidisciplinare.
«Occorre allineare i nostri comportamenti professionali alle più moderne evidenze scientifiche – conclude il professor Profili – e, in particolare, deve essere ricercato l’impiego appropriato delle differenti tecniche di immagine e la messa a punto di protocolli operativi che prendano in considerazione le modalità di impiego dei mezzi di contrasto, i sistemi di abbattimento della dose radiante, l’utilizzo di software di ricostruzione avanzati, e che, soprattutto, siano orientati alle necessità del singolo paziente ed alla sua patologia»
L’incontro è destinato a 100 partecipanti appartenenti alle diverse specializzazioni mediche: Medico chirurgo specialista in Anestesia e rianimazione, Chirurgia generale, Chirurgia vascolare, Gastroenterologia, Medicina e chirurgia di accettazione e di urgenza, Medicina interna, Medicina generale, Medicina dello sport, Medicina nucleare, Nefrologia, Oncologia, Ortopedia e traumatologia, Medicina fisica e riabilitazione, Malattie dell’apparato respiratorio, Radioterapia radiodiagnostica, Urologia.
La partecipazione è possibile in presenza ed è gratuita.
Per ciascuna giornata formativa è necessario iscriversi sul sito www.mcrelazionipubbliche.it