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“Amami per noia”, la hit estiva di Pauz e Gilu
Ispirazione punk-rock e ritornelli accattivanti per un’estate che urla rinascita
La Sardegna offre una fiorente scena musicale che riprende vita dopo il periodo di restrizioni fisiche dettate dall’epidemia da Coronavirus. Uno degli esempi che ci ha colpito maggiormente è quello di “Amami per noia”, singolo nato dalla collaborazione tra Pauz (Angelo Sanna) e Gilu (Gianluca Era), entrambi cantanti di Porto Torres, ormai noti ben oltre il Nord dell’Isola.
Con l’aumento delle temperature è aumentata anche la voglia di musica, relax e spensieratezza. Un clima dagli echi adolescenziali quello che vi presentiamo, che sa di mare, di albe e tramonti in compagnia e di assenza di preoccupazioni.
Abbiamo fatto qualche domanda agli autori per capire come è nato il nuovo singolo e il suo video che, in poco più di una settimana dalla pubblicazione, ha superato le 11 mila visualizzazioni su Youtube.
Ciao ragazzi, volete raccontarci com’è nato il nuovo singolo “Amami per noia”? Di cosa parla?
P. Da quasi due anni provavo a scrivere nuove canzoni, ma più mi sforzavo più mi rendevo conto che iniziava a somigliare allo stare con qualcuno per abitudine. Una sera, ispirato dai pezzi dei Pornoriviste (storico gruppo punkrock lombardo, ndr), mi ritrovo in studio a scrivere su una base punk. Ho subito afferrato il telefono per scrivere a Gilu: «Ho un pezzone tra le mani in fase di scrittura e tu sei l’unica persona con cui vorrei collaborare adesso». Mi ha risposto subito euforico e, in soli tre giorni dall’ascolto della demo, è nato il pezzo. Nel testo parlo del mio presente ma pensando ai tanti errori fatti nel passato: sono errori che non rimpiango poiché alcuni mi hanno aiutato a crescere, altri mi hanno totalmente cambiato. È un pezzo che parla di quando, proprio con Gilu e la nostra comitiva, andavamo a suonare per poi stare due giorni a fare i vagabondi o dei rave improvvisati dopo i concerti. Ricordi indelebili!
È stato pubblicato anche il video che sta avendo un ottimo successo. Ve lo aspettavate?
G. Siamo partiti senza nessuna aspettativa anche se, sin da subito, si avvertiva un potenziale. Io e Pauz, dopo le registrazioni, ci ritrovavamo a trascorrere intere giornate in balia dell’euforia più totale con in loop questo brano, cosa che raramente accade ad entrambi quando si tratta di un nostro inedito. È stato un po’ tutto una sorpresa: dalla spontaneità di questa collaborazione, alla sua riuscita, al riscontro che sta avendo. Forse è stata proprio questa spontaneità la giusta formula.
Come avete vissuto il periodo del lockdown?
P. Male ad essere sincero, non riuscivo a scrivere mezza riga. Mi sono chiuso in me stesso come mai ho fatto mai prima, credo di non essermi mai sentito così vuoto. Tutta questa negatività e rabbia però mi hanno portato a scrivere il disco “Rock Puro”, uscito a Gennaio .
Mi sono talmente abituato a quella solitudine che, nonostante la ritrovata libertà, non riesco a frequentare facilmente i locali o ad uscire in gruppo come un tempo. Posso dirti con fermezza che è proprio grazie a questa canzone che sto riniziando a sorridere per davvero.
G. Deprimente sotto certi aspetti e stimolante per altri: questo periodo di fermo forzato ha fatto si che, in simbiosi con l’astinenza da palco, ci fosse la voglia di approfittare di tutto questo per fermarsi e leggersi dentro, per poi sfogarsi su un foglio o su uno strumento. Inoltre abbiamo notato un crescente entusiasmo verso la musica che mancava da tempo sia da parte del pubblico, sia dei gestori dei locali che degli organizzatori di eventi.
Che altri progetti state portando avanti in questo periodo?
P. Sono una persona che vive il presente. Voglio spingere “Amami per noia” più che posso sfruttando ogni singola occasione per farla volare. So che Gilu la pensa come me in quanto abbiamo condiviso circa ventanni di gavetta e tanta passione per la musica. Non ti nascondo che in futuro ho delle grandi novità che usciranno fuori a sorpresa, ma per adesso Amateci per noia!
G. Non mi dispiacerebbe continuare questo progetto insieme a Pauz e nel frattempo rientro in studio con i Mildred, la mia band, ma non escludendo anche un progetto solista. Inoltre sono molto orgoglioso di essere entrato a far parte di un bel progetto chiamato “Unidos”, un collettivo di cantanti professionisti di tutta la Sardegna che si preoccupa di devolvere il ricavato di ogni spettacolo al reparto di oncologia pediatrica di Sassari.
Dove potremo vedervi live prossimamente?
P. L’argomento concerti è diventato un pò come il “gratta e vinci”, non sai quando sarà il prossimo. Se da una parte è frustrante, dall’altra ci spinge a dare sempre il massimo.
G. In un momento come questo, programmare delle date è un azzardo, ma questo di sicuro non basterà per impedirci di volare sul primo palco che ci verrà proposto. Personalmente mi sto occupando della direzione artistica di un grande evento che si terrà a Porto Torres il 24 e il 25 Settembre: tratterà la tematica del purtroppo altissimo tasso tumorale nella nostra città alternando poesie, esibizioni di band locali e non solo, interventi, testimonianze e tantissime altre forme d’arte. Io e Pauz ovviamente ci saremo!