Tempio Pausania – Al Teatro del Carmine Jashgawronsky Brothers in ToyBoys
ACHTUNG PLAYOFF
Avellino vince a Sassari: allarme rosso
Ed ora? Adesso il piatto piange davvero.
Questa era una partita-spareggio, che domandava alla Dinamo uno sforzo supplementare per interrompere la rampante ascesa dell’Avellino di sacripanti verso le prime posizioni.
Ancora una partita gettata al vento ed ancora negli ultimi secondi.
La Dea Nemesi si diverte con il Banco: la specialità della casa si è trasformata nell’effetto boomerang, che vede sempre il club sassarese bruciato all’ultima curva.
Una sconfitta pesantissima, nel giorno che vede presentarsi nel primo tempo uno scintillante Akognon, che tira e mena il gioco da grande giocatore, prima di un fisiologico calo di condizione atletica.
Alexander si sfibra in un estenuante lavoro offensivo sotto i tabelloni, affiancato dalla regolarità del solito Logan e da un bravo Kadji, che fa il suo contro una squadra forte, trascinata dagli ottimi Ragland e Nunnally.
Le note dolenti sono invece tre: un Varnado ancora una volta estraneo al lavoro di un centro competitivo, mentre il dirimpettaio irpino Cervi imperversa; un irritante Mitchell, che non considera il basket un gioco di squadra, e perde molti banali palloni alternati ad improbabili soluzioni da tre, che rendono precarie le sue percentuali finali; ed un pessimo uso del roster da parte del coach Calvani, sempre pronto ad indicare i colpevoli ma scarsamente disposto all’outing per la cattiva lettura delle rotazioni e delle scelte tattiche. L’addio di Meo sacchetti è stato un disastro, e non nascondiamoci dietro un dito.
E’ vero che la dea bendata non è accanto alla Dinamo, in questa travagliata regular season di una difficile stagione post-scudetto. Ma è innegabile che tante buone individualità – compreso l’indisciplinato Mitchell di grande potenziale – abbiano poco cuore e nessun amalgama. Ora arriva Bologna ed i play-off sono in serio pericolo. Sarebbe una grande umiliazione per i Campioni d’Italia, sottrarsi anticipatamente alla difesa del tricolore. Aspettiamo un sussulto di orgoglio e qualche novità tattica, in questo interminabile black-out tecnico, che compromette in poche scelte il lavoro di un intero incontro.
Dinamo Banco di Sardegna 94 – Scandone Avellino 95
Parziali: 28-34; 22-19; 30-24; 14-18.
Progressivi: 28-34; 50-53; 80-77;94-95.
Dinamo Sassari – Mitchell 5, Logan 18, Formenti, Devecchi , Alexander 13, D’Ercole , Marconato, Sacchetti , Akognon 23, Stipcevic 10, Varnado 2, Kadji 23. All. Marco Calvani
Scandone Avellino – Norcino, Ragland 18, Green, Veikalas 5, Acker 19, Leunen 6, Cervi 18, Severini, Nunnally 16, Pini 2, Buva 11, Parlato. All. Stefano Sacripanti.
Arbitri: i signori Saverio Lanzarini, Mark Bartoli e Denis Quarta.