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Accadde oggi: il 12 aprile 1961 l’impresa di Jurij Gagarin
Esattamente 61 anni fa, fu il primo uomo a volare nello spazio
È l’anno 1961. Siamo in piena guerra fredda e gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica si danno battaglia su vari fronti, anche nello spazio.
Prima di allora nessun essere umano era mai salito su una navicella che lo avrebbe condotto nel luogo freddo e silenzioso oltre l’atmosfera terrestre. In quell’epoca di instabilità, ottenere questo primato era essenziale, sia per una questione di onore che di potere.
Fu la Vostok 1, la prima navicella spaziale con equipaggio umano, a vincere la corsa allo spazio. L’uomo protagonista dell’impresa fu Jurij Gagarin, che all’epoca aveva 27 anni. Grazie al pilota automatico, compì un’orbita completa intorno alla Terra, per poi farvi ritorno.
Mentre era lassù, a 300 km dal suolo terrestre e in completa solitudine, poté ammirare il nostro pianeta dall’abitacolo della sua navicella.
Queste furono le sue celebri parole in comunicazione con la base terrestre «La Terra è blu, è meravigliosa» e ancora «Da quassù la Terra è bellissima, senza frontiere né confini».
Frasi che hanno un effetto tutt’oggi. Come sessantanni fa, ci ritroviamo in un’epoca di instabilità e di incertezza, di sofferenza e di paura. Basterebbe guardare le cose da una prospettiva diversa per accorgerci che le tensioni e i conflitti tra le nazioni sono ingiustificati.
Perché, se è vero che non siamo tutti uguali, le nostre vite valgono comunque allo stesso modo. Dal punto di vista dell’Universo non siamo altro che un semplice pallino blu, non è possibile distinguere nient’altro.
Dobbiamo prenderci cura di noi stessi e del nostro pianeta, perché è l’unico che abbiamo:
«Girando attorno alla Terra, nella navicella, ho visto quanto è bello il nostro pianeta. Il mondo dovrebbe permetterci di preservare ed aumentare questa bellezza, non di distruggerla!» – Jurij Gagarin