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In uscita il 28 marzo per l’etichetta la Stanza Nascosta Records su tutte le piattaforme digitali la seconda parte dell’album ‘Tanto Vale’ l’intero album è disponibile anche in versione cd
Sabato 29, ore 19.00, il release party dell’album al Quod Design (Sassari, via Mercato 1/b)
In uscita il 28 marzo su tutte le piattaforme digitali la seconda parte dell’album “Tanto vale” del duo Palazzo Rosa. “Tanto vale”, prodotto e distribuito da La Stanza Nascosta Records, è disponibile anche in versione cd, comprensiva di prima e seconda parte. Appuntamento sabato 29, ore 19.00, per il release party dell’album, al Quod Design di Sassari. Concept Store, Concept Bar e Coworking, il Quod, nel cuore di Sassari, è diventato negli anni un forte catalizzatore del fermento artistico, creativo e culturale contemporaneo. Proprio al Quod Design (in via Mercato 1B) sono state girate alcune delle riprese in interno del videoclip di “Città vuota”, singolo apripista rock blues del progetto. Il videoclip di “Città vuota”, per la regia di Irene Franchi (riprese Roberto Cadeddu, montaggio Irene Franchi, color correction Roberto Cadeddu) è stato ospitato in anteprima esclusiva da Tgcom24.
” A farci muovere nella direzione della pubblicazione digitale in due diverse parti – racconta il duo Palazzo Rosa – è stata la natura stessa delle canzoni: le prime cinque si riferiscono a un immaginario swing; i protagonisti di questi brani ciondolano, vacillano, swingano appunto.
Gli altri cinque invece emergono dalle cantine, si agitano fra le tubature, le loro storie pretendevano un suono più ruvido. Ecco il motivo di questa somministrazione controllata dei brani: tenere distinte, fino all’incontro nella versione “fisica”, le due anime del Palazzo Rosa.”
La prima parte di “Tanto vale” annovera cinque “bozzetti” sospesi tra neorealismo e ricamo surreale: dal fumoso rock-blues di “Città vuota” alle reminiscenze luttazziane e al citazionismo vintage di “Va tutto bene (Sono un cantante jazz)”, passando per il dadaismo à la Cochi e Renato di “Domicilio coatto domenicale”, con il fraseggio violinistico di Peppino Anfossi che collega idealmente Sassari e Buenos Aires, fino ai blue devils senili di “Androblues” e alla caputiana “Lungomare”; abstract concettuale, con qualche concessione all’elettronica, di un lavoro improntato alla tenace filosofia del “tanto vale”. La seconda parte di “Tanto vale” si apre, tra echi battistiani e progressive-rock, con “Madame Latrouche”- personificazione e immaginifica trasposizione in un francese maccheronico del più prosaico e dialettale truscia- che potremmo tradurre, con Leo Ferré, in Signora Miseria. Si prosegue con il rock blues di “Voltaren”, con le chitarre à la Ghigo Renzulli, passando per “L’uomo senza spessore”- una sorta di manifesto esistenziale dell’inconsistenza- e per il punk-rock con inserti di synth di “Vedo Vado”, fino a “La diva del Continental Bar”, brano figlio del cantautorato colto di Dalla e De Gregori.
Il duo Palazzo Rosa si muove con passo istrionico in un universo claustrofobico e lisergico, tra canzone e piecè teatrale, caratterista implacabile- ma mai giudicante- di un campionario umano tragicomico. Realtà e paradosso si compenetrano in una narrazione stroboscopica, dove trovano cittadinanza esistenze traballanti, nello stesso tempo minime e iperboliche.
Bio
Palazzo Rosa è un duo nato a Sassari negli anni Dieci del ventunesimo secolo. Luca Dore (voce e chitarra) e Alessandro Budroni (voce, pianoforte, armoniche, chitarra) si muovono dentro le soffitte e gli scantinati della musica d’autore. I protagonisti dei loro brani devono spesso salvarsi da un destino avverso, dallo spaesamento e dalla miseria, da donne violente o vedove protettive, da minacciose pleuriti e città vuote. Palazzo Rosa è un luogo fatiscente e psichedelico al contempo, angusto sì, ma ricco di vita e di personaggi appassionati. Il loro progetto musicale cerca di sposare la Linea rosa del cantautorato, desiderosa di non abbandonare il discorso sul racconto del sociale, ma guardato di sbieco, intriso di ironia e di amore per il grottesco. Le sonorità richiamano al gusto artigianale del costruire canzoni, per vestirle non con abiti à la page ma con tutto quello che si trova nell’armadio di un condominio degli anni ’70. Per questo, nell’ultimo lustro di concerti live, hanno sparso, nell’aria di piccoli locali e snack bar, essenza di naftalina e vino rosso a favore di tutti i loro affezionati seguaci.
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Ig: https://www.instagram.com/palazzorosa_duo/
Fb: https://www.facebook.com/palazzorosaduo
TRACKLIST TANTO VALE- SECONDA PARTE
1. Madame Latrouche
2. Voltaren
3. L’uomo senza spessore
4. Vedo vado
5. La diva del Continental Bar
TRACKLIST TANTO VALE (VERSIONE CD)
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1.Città vuota
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2.Va tutto bene (Sono un cantante jazz)
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3.Domicilio coatto domenicale
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4.Androblues
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5.Lungomare
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6. Madame Latrouche
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7.Voltaren
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8.L’uomo senza spessore
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9.Vedo vado
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10 La diva del Continental Bar
La foto di copertina di “Tanto vale” è di Pf Foto: https://www.instagram.com/pf_foto_/
Credits
Testi: Luca Dore
Musica: Luca Dore- Alessandro Budroni
Arrangiamenti: Palazzo Rosa eccetto che nel brano 5, arrangiato da Palazzo Rosa e Salvatore Papotto
Voce, Piano, Tastiere, Armonica: Alessandro Budroni
Voce e chitarre: Luca Dore
Batteria nei brani 1, 2, 3, 6, 7, 9: Fabrizio Murgia
Batteria nei brani 8 e 10: Paolo Succu
Basso nei brani 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9,10: Salvatore Papotto
Sintetizzatore nel brano 5: Salvatore Papotto
Paolo Carta Mantiglia: Sax, Clarinetto nel brano 2
Vittorio Pitzalis: Chitarra elettrica (Solo) nel brano 7
Peppino Anfossi: Violino nel brano 3
Mixaggio e master: Salvatore Papotto