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Sassari – Affissioni pubblicitarie e autorizzazioni, il Comune vuole mettere ordine

Masala: «Arginare gli abusi nell’interesse delle regole e di chi le rispetta»
Restano nove mesi per adeguarsi alle disposizioni obbligatorie relative alle affissioni e alle esposizioni pubblicitarie. Il Comune di Sassari lo ha recentemente comunicato ai soggetti interessati tramite una lettera firmata dai dirigenti del settore Politiche Finanziarie e Tributarie, Mario Mura, e delle Attività Produttive, Gianni Agatau. La scadenza per ottenere le autorizzazioni ed evitare sanzioni è fissata al 31 dicembre di quest’anno.
In collaborazione con Abaco, la società incaricata da Palazzo Ducale per la riscossione dei tributi sulle affissioni, l’amministrazione comunale punta a regolamentare un settore che, finora, tra normative nazionali in evoluzione, difficoltà pratiche locali, proroghe, deroghe e mancanza di controlli, è rimasto indietro nell’adattamento alle recenti disposizioni legislative. Per tale motivo, il Consiglio Comunale ha aggiornato il Regolamento, posticipando al 31 dicembre 2025 la data entro la quale tutte le esposizioni pubblicitarie già autorizzate dovranno essere conformi alle nuove prescrizioni.
«La disciplina delle esposizioni pubblicitarie è profondamente cambiata con l’entrata in vigore del Canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria, risalente al 2021», recita la missiva recapitata alle aziende a tutte le realtà registrate. «Il regolamento comunale prevede che la collocazione di cartelli e di altri mezzi pubblicitari fronte strada è soggetta ad autorizzazione da parte dell’ente proprietario della strada, in ossequio alle norme del nuovo Codice della strada», è la prima precisazione per rilevare che «l’oggetto del canone è l’occupazione di suolo pubblico e la diffusione di messaggi pubblicitari». Ebbene, è il punto, «il solo pagamento del canone non sana l’esposizione abusiva, ossia priva della prescritta autorizzazione».
Chi sarà trovato privo di autorizzazione, oppure in possesso di un’autorizzazione non conforme alle normative o scaduta, riceverà un avviso di accertamento e sarà soggetto a sanzioni amministrative pecuniarie. Per esempio, se il canone previsto per un’esposizione regolarmente autorizzata è pari a 100 euro, l’esposizione non autorizzata comporterà una spesa di 220 euro: 110 come indennizzo del canone maggiorato del 10% e 110 come sanzione amministrativa equivalente all’indennità. A questa somma vanno poi aggiunti interessi, spese di notifica ed eventuali costi di riscossione.
Prima di intraprendere la via repressiva, rappresentata da accertamenti e sanzioni economiche, il Comune di Sassari tende comunque la mano ai titolari delle affissioni pubblicitarie, invitati a comunicare le autorizzazioni in possesso o a sottoporre ai tecnici dell’amministrazione le istanze necessarie per ottenere il titolo autorizzatorio. Per ricevere informazioni e richiedere eventuali chiarimenti sulla presentazione dell’istanza di nuova autorizzazione o di rinnovo di autorizzazioni scadute, si può scrivere a sportellounico@comune.sassari.it o sportellounico@pec.comune.sassari.it. Per ricevere informazioni e richiedere chiarimenti sul pagamento del canone è possibile scrivere a sassari.pubblicita@abacospa.it.
«Da qui al termine ultimo indicato per mettersi in regola, Abaco effettuerà un censimento delle esposizioni pubblicitarie presenti sull’intero territorio comunale», è l’annuncio dell’assessore comunale alle Finanze, Giuseppe Masala. «Vogliamo mettere fine a ogni forma di abusivismo – è la chiosa dell’esponente della giunta guidata dal sindaco Giuseppe Mascia – nell’interesse delle regole e di chi le rispetta».