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Inaugurato il 463° anno accademico dell’Università di Sassari senza il ministro Bernini e con una benedizione

Oggi, 18 marzo 2025, si è svolta l’inaugurazione del 463° anno accademico dell’Università di Sassari, un evento tradizionale che ha richiamato l’attenzione della comunità accademica e cittadina
Oggi, 18 marzo 2025, è iniziato il 463° anno accademico dell’Università di Sassari. La cerimonia si è tenuta nell’aula magna dell’ateneo, con la partecipazione di diverse autorità locali e regionali. Tuttavia, ha suscitato alcune discussioni l’assenza del ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, la cui mancanza non è stata spiegata.
L’evento ha preso avvio con una performance del coro universitario, che ha cantato “Procurade e’ moderare”, un brano tradizionale sardo. Successivamente, il tenore Francesco Demuro ha eseguito l’inno nazionale, creando un momento di unità tra i presenti.
Il sindaco di Sassari Giuseppe Mascia ha rivolto un saluto alla comunità accademica, evidenziando l’importanza dell’università per la cultura e l’innovazione della città e dell’isola. Hanno partecipato anche i rettori dell’Università del Molise e dell’Università di Andorra, simbolo di una crescente collaborazione tra atenei.
Il nuovo Pontefice Massimo dell’associazione goliardica Turritana, Andrea Lubrano, ha portato a termine il suo discorso con una cerimonia di benedizione diversa dal solito Armato di uno scopino del water, Lubrano ha iniziato a “benedire” il sindaco e il consiglio amministrativo dell’università ma anche l’arcivescovo Monsignor Saba.
L’assessore al Turismo della Regione Sardegna, Franco Cuccureddu, ha portato i saluti della presidente Alessandra Todde, impegnata con la legge finanziaria. Cuccureddu ha sottolineato il ruolo fondamentale dell’Università di Sassari nello sviluppo del territorio e nell’attrazione di giovani talenti.
La cerimonia si è svolta in un’atmosfera di festa, con un atteggiamento positivo verso il futuro. Il nuovo anno accademico si presenta ricco di opportunità per studenti e docenti, con iniziative dedicate alla ricerca, all’inclusione e alla sostenibilità.
L’Università di Sassari continua a essere un punto di riferimento per la formazione e la ricerca in Sardegna, contribuendo al progresso della società attraverso cultura e innovazione. La comunità accademica è pronta per affrontare le sfide del nuovo anno e spera in un dialogo proficuo con le istituzioni.