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Cinema – Proclamati i vincitori di visioni sarde 2023
É “Quello che è mio” di Gianni Cesaraccio il vincitore di “Visioni Sarde” 2023 la sezione del Festival “Visioni Italiane” una della più longeve e importanti rassegne italiane dedicate esclusivamente al cortometraggio
Sabato 30 si è chiusa a Cagliari, nell’arena cinematografica Nottetempo, ospitata nella magica cornice de Sa Manifattura, la decima edizione del Concorso “Visioni Sarde” con una cerimonia di premiazione trionfale, da sold out assoluto. La serata, organizzata dalla Fondazione Sardegna Film Commission della Regione Sardegna con la Cineteca di Bologna, ha visto la partecipazione della giuria composta da Claudia Aru, Lia Furxhi, Stefania Medda, Antonello Zanda e Francesco Piras.
È stato premiato il regista Gianni Cesaraccio “Per il coraggio di aver raccontato una pagina dolorosa, cancellata dalla memoria pubblica e collettiva. Per la capacità di esprimere, con registri narrativi diversi, le forti contraddizioni sociali della contemporaneità, sintetizzate da personaggi che interpretano, con una recitazione coinvolgente e sentita, una condizione di abbandono politico e esistenziale”, così scrivono i giurati.
“Quello che è mio” – dice Gianni Cesaraccio – è un piccolo film che parla di ciò che lasciamo di noi al mondo. Dentro ci ho messo tutto quello che ho, il cinema che amo, le storie e i personaggi che fanno parte del mio mondo. È un film fatto con tanta fatica e tanto cuore che spero possa trasmettere tutta la passione che ci ho (e abbiamo) messo per farlo”. Il film è interpretato da Marco Bullitta, Vanni Fois, Roberto Fara, Davide Tassi, Teodora Puggioni. Il regista sassarese ha così bissato il successo ottenuto con il pluripremiato “Valerio” vincitore del primo premio nell’edizione 2020 del concorso “Visioni Sarde”.
Gianni Cesaraccio è nato a Sassari, nel 1981. Dirige diversi corti fin dal 2003, tra cui “Valerio”. Scrive il corto “Luce e Me” di Isabella Salvetti che vince il Giffoni Film Festival 2020. Ha lavorato come story editor per la Pepito Produzioni. Sta sviluppando la sua opera prima “Quello che resta” ispirata all’ultimo corto “Quello che è mio”.
La giuria ha inotre premiato con una menzione speciale il film “Spiaggia libera” di Ludovica Zedda giovane regista sarda alla sua seconda opera, “Per essere riuscita a raccontare con pochissimi tratti e con l’efficace linguaggio di sguardi, in maniera coinvolgente e mai scontata, un padre e una figlia che crescono e maturano insieme”
Il concorso “Visioni Sarde” ha gettato ancora una volta uno sguardo sul nuovo cinema sardo per scoprirne il valore e la vitalità. Al termine dei lavori la Giuria ha espresso il proprio compiacimento per le otto opere finaliste: “Dalia” di Joe Juanne Piras, “Giù cun Giuali” di Michela Anedda, “Incappucciati, Foschi” di Nicola Camoglio, “Quello che è mio” di Gianni Cesaraccio, ” La punizione del prete” di Francesco Tomba, Chiara Tesser, “Ranas” di Daniele Arca, “Spiaggia libera” di Ludovica Zedda, “Ti aspetto qui” di Gabriele Brundu.
“Che bello festeggiare insieme i bravissimi autori di questa edizione di Visioni Sarde! – esulta l’assessore regionale alla Cultura Andrea Biancareddu– a conferma che l’ecosistema Audiovisivo isolano è forte e originalissimo! Siamo doppiamente felici per Gianni Cesaraccio perché ha vinto con un film finanziato dalla Legge Cinema della Regione Sardegna, con il contributo alle opere di cortometraggio: uno strumento di valorizzazione dei talenti e delle opere sarde che considero centrale per lo sviluppo delle arti e delle industrie creative Sarde. Viva il Cinema e Viva i talenti Made in Sardegna!”
“Visioni Sarde” si propone di promuovere e valorizzare nel mondo il cinema sardo. Nata dal 2014 la rassegna è diventata sempre più grande mantenendo la suà vocazione di luogo di esposizione del cinema breve prodotto in Sardegna e di scoperta e di valorizzazione dei giovani talenti sardi – precisa l’assessore Regionale alle politiche del lavoro Ada Lai – a cui offre l’occasione di raggiungere il piu vasto pubblico nazionale e internazionale, con straordinarie opportunità̀ occupazionali e di promozione”.Tutte le opere pertanto possono considerarsi vittoriose e saranno riproposte in Italia e all’estero dalla Cineteca di Bologna in collaborazione con l’associazione “Antonio Gramsci” di Torino e “Visioni da Ichnussa” di Bologna.