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Cagliari – La 43esima edizione dell'”International Jazz Festial-European Jazz Expo”
Organizzata da Jazz in Sardegna negli spazi del Teatro Massimo di Cagliari, si inaugura mercoledì 4 ottobre, ore 21, con un evento speciale dal titolo “Silent-Visioni al limite della Percezione”
Dopo le esecuzioni andate in scena con grande successo di pubblico a Lugano, Linz e Torino, lo spettacolo ideato dal compositore Gabriele Marangoni (composer, accordion player, contemporary music) debutta per la prima volta in Sardegna. Come recita il sottotitolo, un viaggio ai limiti della percezione sonora in cui il suono verrà percepito con ogni parte del proprio corpo.
“Un viaggio misterioso verso l’ignoto – spiega Marangoni -. Un’opera sonora concepita con chi e per chi non può sentire i suoni ma che può viverne l’esperienza fisica“. Uno spettacolo musicale in cui vengono sperimentate e indagate regioni di elettroacustica estrema: “È stata progettata una struttura sonora frequenziale al di sotto della soglia di udibilità dell’uomo, che lavora sulla percezione fisica e cerebrale del suono arrivando a frequenze di 4 Hz. Una situazione in cui è il corpo a percepire il suono e non l’udito”.
L’intera sala M1 del Teatro Massimo sarà dunque trasformata per l’occasione in un corpo vibrante mediante l’utilizzo di un sistema di diffusione sonora Infra-woofer che permetterà a tutto il pubblico udente, non udente e audioleso, di vivere fisicamente l’esperienza del concerto.
Il progetto si pone come un’azione di avanguardia che rompe le barriere tra udente e sordo; uno spazio in cui il corpo è l’elemento fondamentale, un mezzo attraverso cui avvertire frequenze sotto la soglia dell’udibile. Per la prima volta l’obiettivo non sarà quello di rendere possibile ai non udenti l’accesso al mondo sonoro dei normo udenti bensì il contrario: entrare nel mondo sonoro dei sordi, usando il loro linguaggio, articolando e orchestrando la loro percezione del suono e della vibrazione, ponendo la loro sensibilità sonora al centro.
Obiettivo della produzione è quello di creare un concetto di musica che possa essere percepito contemporaneamente da persone udenti, persone sorde e persone audiolese e in cui la tecnologia diventa elemento di inclusione sociale, grazie alla collaborazione del Centro di ricerca musicale Tempo Reale di Firenze.
Un’esperienza inclusiva e allo stesso tempo unica per ognuno dei presenti: la percezione, e quindi l’esperienza, cambierà in base alle capacità del singolo di avvertire le frequenze col proprio corpo. Attraverso l’uso delle basse frequenze, il suono diventa un elemento puro e fisico: non è un momento d’ascolto convenzionalmente inteso, ma una vibrazione che coinvolge tutto il corpo e di cui fare una straordinaria e indimenticabile esperienza fisica.
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