Elon Musk, Zuckerberg rifiuta la sfida in Italia

Mark Zuckerberg patron di Meta sembra allontanare l’ipotesi di un combattimento di arti marziali miste in una location  italiana con Elon Musk, il patron di X, l’ex Twitter

Di serio sembra esserci bene poco. Come quando il cantante dei Guns n’ Roses Axl Rose sfidò a duello quello dei Motley Crue Vince Neil a fine anni Ottanta. Allora le due band più popolari negli USA erano divise da una grande rivalità. Axl Rose era risaputo  fosse un attaccabrighe; la sua irascibilità, infatti, nel corso della sua carriera lo ha portato praticamente a litigare con chiunque  ed era davvero determinato a porre fine a quella guerra mediatica definitivamente, in tutti i sensi e disse  al suo manager  che aveva trovato un paese dove ci si può sfidare e combattere fino alla morte.

Attualizzata nel 2o23 i protagonisti sono i patron dei due tra i più noti social network ma  Zuckerberg dopo una querelle durata qualche settimana
ha rifiutato l’offerta di combattere in Italia. Perché “non è interessato a questo approccio. Vuole solo combattere se è la Ufc a organizzare l’incontro. Io comunque sono sempre pronto a combattere”. Lo scrive Elon Musk rispondendo a un post su X del ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. “Volevamo promuovere la storia dell’Antica Roma con il supporto di esperti e allo stesso tempo raccogliere fondi”, ha scritto ancora Musk.

“Penso che possiamo essere tutti d’accordo che Elon non è serio, è ora di andare avanti”, scrive su Instagram il fondatore di Facebook.

“Ho offerto – prosegue – un vero appuntamento. Dana White (presidente di Ufc, un’organizzazione sportiva di arti marziali, ndr) si è offerto di realizzare una competizione vera, per beneficenza. Elon non conferma una data, poi dice che ha bisogno di un intervento chirurgico e ora chiede invece di fare un ‘round di pratica’ nel mio cortile. Se Elon volesse valutare sul serio una data reale e un evento ufficiale, sa come contattarmi. Altrimenti, è il momento di andare avanti. Mi concentro sulla competizione con persone che prendono sul serio lo sport”, conclude Zuckerberg.

 

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