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Musica | A Berchidda il nuovo progetto “Las Islas”
Mercoledì 31 Maggio il cinema teatro Santa Croce ospiterà lo spettacolo “Las Islas” prodotto da Insulae Lab
Isole che parlano. Così lontane eppure così vicine. Isole raccontate dall’interazione di artisti che si alternano sul palcoscenico di Berchidda, base artistica e strategica del progetto Insulae Lab – Centro di Produzione Musica. Si torna alle produzioni originali: stavolta la platea del Cinema Teatro Santa Croce di piazza del Popolo assisterà allo straordinario spettacolo “Las Islas” con Franca Masu (voce), Marco Mezquida (pianoforte) e Manolo Cabras (contrabbasso).
Il nuovo appuntamento in cartellone, terzo del mese di maggio, è fissato per le ore 21 di mercoledì 31 maggio: una produzione originale, s’è detto, altra preziosa gemma incasinata nel diadema Insulae Lab – direzione artistica di Paolo Fresu – che farà il suo debutto assoluto proprio sul palco del centro del Logudoro. È possibile inserire l’appuntamento fra le proposte dell’abbonamento libero sul circuito Ticketmaster. Per biglietti e abbonamenti è possibile rivolgersi anche al botteghino del Teatro, prima di ogni serata. Informazioni al 342 647 6726.
“Las Islas” che dialogano, grazie ad una voce amata di valore, ad un pianoforte che sa stregare e ad un contrabbasso che coinvolge, eccellenti interpreti e parti ormai integrate di un inedito trio che naviga a vele spiegate ed armoniosamente sulle onde del Mediterraneo. Dalla pura essenza catalana della cantante algherese Franca Masu ai ritmi delle Baleari portati in dote da Marco Mezquida (oggi abitante di Barcellona) passando per la sapienza artistica di Manolo Cabras e il fascino del suo contrabbasso. Il tutto intriso di suggestioni di Fado. Un insieme di pensieri poetici in forma di compagni di viaggio, un viaggio emozionale vissuto all’interno di una storia che si alimenta e si consuma tra il perimetro delle coste isolane. Una insularità che è al contempo lingua e suono del Mare Nostrum.
Il viaggio nella musica Mediterranea e del Mediterraneo del progetto Insulae Lab – Centro di Produzione Musica prosegue lungo i sentieri di questa seconda annata di vita e arte condivisa. Lungo la rotta hanno fatto, fanno e faranno capolino altre nuove produzioni originali e altri grandi ospiti immersi nella musica che li pervade e caratterizza, oltre che nel bacino del mare che li circonda. Donne e uomini pronti ad incontrarsi e raccontarsi alla gente di Berchidda, dell’intera Sardegna, delle terre bagnate dal mare Mediterraneo.
Biografie
Franca Masu è l’esponente più internazionale della lingua e della antica cultura catalana. Vive ad Alghero, terra che conserva l’eredità dello splendore medievale della Corona catalano-aragonese. Sulla scena dal 2000, pubblica sette album in cui denota una grande versatilità cimentandosi in brani musicali differenti in stile, genere e anche nelle lingue. Il suo percorso artistico-musicale è ricco e variegato, segnato da una selezione musicale aperta alla contaminazione, con composizioni spesso rivolte all’esplorazione di nuovi territori sonori che convivono con il forte legame per il senso della tradizione. Dal jazz al canto tradizionale mediterraneo, la cantante sarda disco dopo disco costruito una originalissima identità artistica raccogliendo l’apprezzamento della critica internazionale. Si è esibita con successo in molti paesi d’Europa a cominciare dalla Spagna dove si esibisce tra Barcellona, Madrid e il paese valenciano. È stata ospite a Vienna per l’Akkordeon Festival e per l’Orf, in Ungheria per il MediaWave Festival di Szombathely, nella cattedrale di Neumster in Lussemburgo, nel MuzikCentrum di Vredemburg, in Germania al Jazz around the world di Puccheim e al Bardentreffen di Norimberga. Si è esibita in Ucraina al Jazz Carnival Festival di Odessa e a Vinnitsa per la televisione nazionale, a Istanbul per il PeraFest. Ha realizzato un tour di 6 concerti in Canada per il circuito del JazzCoast Festival e per due anni consecutivi è stata invitata in Argentina per concerti a Buenos Aires, Cordoba e La Plata. Nel 2011 è stata in classifica all’11° posto della WorldEuropeChartMusic con il “10ANYS“ (GalileoMusic). L’album Almalava (Felmay 2013) è rimasto a lungo in classifica ITunes share in nord Europa, soprattutto in Finlandia. Nel luglio 2018 ha ricevuto dal presidente del governo catalano la “Creu de Sant Jordi”, massima onorificenza per la cultura, per l’impegno e il valore profuso nello studio e nella ricerca musicale per la salvaguardia della lingua catalana di Alghero. Nel 2019 ha ritirato il Premio Ostana Scritture in Lingua Madre sezione Musica e il Premio Navicella d’Argento Sardegna, il più prestigioso riconoscimento assegnato sull’Isola. Nello stesso anno è stata unica rappresentante italiana alla Mostra Viva del Mediterraneo di Valencia. Nel 2021 pubblica per WMusic Cordemar, ottimo giudizio dalla critica specializzata.
Manolo Cabras nasce a Cagliari e inizia gli studi musicali all’età di 11 anni come violinista classico al Conservatorio. Ben presto prende in mano il basso e a Siena ottiene il suo primo diploma superiore in Jazz. Assiste inoltre a diversi corsi con maestri fra cui Dave Holland, Mirouslav Vitous e Palle Danielsson. La sua carriera professionale lo porta da Bologna all’Olanda – dove consegue il suo secondo diploma superiore: un Master al Conservatorio L’Aia – per poi stabilirsi infine a Bruxelles dove entra a far parte stabilmente della scena jazzistica belga. Si esibisce con Ben Sluijs Quartet, Toots Thielemans Quartet, Manuel Hermia trio, Chris Joris Quartet, Frederik Desmyter Quartet (feat. John Ruocco), Pierre Vaiana Quartet e Erik Vermeulen trio, Eve Bouvens Eptatomico e molti altri. Durante tutto questo tempo appare in vari festival jazz in Europa e in Asia a fianco di Enrico Rava, Toots Thielamans, Charles Gayle, Marshall Allen, Roswell Rud, Marc Murphy, Jasper Blom, Ack Van Rooyen, Jesse van Ruller, Wolfert Brederode e molti altri ancora. Attualmente dirige i suoi progetti: Manolo Cabras Quartet (J. Estevenaert, N. Andrioli, M. Patrman), Thelenyon Theory con l’artista visiva Claudia Ignoto e Flying Nimbus con Lynn Cassiers. Fa parte di band come Gayle/Barcella/Cabras, Orange Moon, Manu Hermia Freetet, Maak Eletrik, Erik Vermeulen Trio, Lynn Cassiers Imaginary Band & Yun, Wheels, Oriol Roca Trio, Giovanni Di Domenico New Movement, Daniele Martini Quartet, Gaspard Sicx Trio e Bloom.
Marco Mezquida a soli 33 anni brilla in egual misura come compositore, pianista, improvvisatore, accompagnatore e band leader. È chiaro a tutti che sia eclettico e versatile, ma soprattutto è un artista estroso, gioioso e imprevedibile che sa creare un mondo tutto suo rendendosi allo stesso tempo invitante e affascinante. È un creativo pieno di risorse, forgia la sua idea di musica mescolando influenze di Keith Jarrett, Schubert, Bill Evans, Rachmaninov e Paul Bley. Le lascia interagire e fondersi tra loro, le invita a fare parte della sua musica, le integra nel suo flusso di coscienza. Esprime la sua riconosciuta arte in varie forme: pianoforte solo, accompagnato da orchestre, in duo o in trio. La sua musica spazia trasversalmente fra i generi tra cui il jazz e i suoi approcci originali a Ravel, Handel o Chopin, il flamenco e la musica popolare latino americana. Uno dei suoi progetti di maggior successo è stato Chicuelo y Mezquida, trio che fonde insieme jazz e flamenco. L’elenco degli artisti con cui ha condiviso il palco e lo studio è molto vasto. Tra questi, ci sono big del calibro di Lee Konitz e Bill McHenry. Ha suonato in 24 paesi e tantissimi teatri: Marciac, Budapest Music Center, Conde Duque di Madrid, Jazzaldia, Jazzahead!, Kölner Philharmonie, Ora Auditorium di Vienna, SFJazz e Jazz in the Factory di San Paolo. L’Associazione dei musicisti di jazz e di musica moderna della Catalogna lo ha premiato come musicista dell’anno per quattro volte in cinque anni.