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Quanto a lungo si dovrebbe camminare per compensare una giornata seduti?
Per bilanciare gli effetti nocivi della sedentarietà durante le ore lavorative sarebbe necessario camminare almeno un’ora ogni giorno
Stare troppo tempo seduti non fa bene alla salute e predispone l’organismo allo sviluppo di patologie croniche di vario genere, come diabete, malattie cardiache, demenza e forme tumorali. Proprio per evitare queste conseguenze negative, dopo una giornata di lavoro trascorsa seduti bisognerebbe sempre compensare con una adeguata quantità di attività fisica. Come riporta uno studio della Columbia University, pubblicato sulla rivista Medicine&Science in Sports&Exercise, per compensare gli effetti nocivi della sedentarietà è sufficiente camminare, purché il percorso sia di una durata medio-lunga.
5 minuti di camminata per ogni 30 minuti seduti
Il primo rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sull’impatto dell’inattività fisica mette in luce che la sedentarietà farà aumentare il numero di malati nei prossimi anni: si stima che entro il 2030 ben 500 milioni di persone in tutto il mondo svilupperanno patologie a causa dello stile di vita poco attivo.
Lo studio della Columbia University ha coinvolto 11 adulti e ha valutato il tempo di attività fisica necessario per compensare gli effetti negativi di una giornata di lavoro seduti. È emerso, in particolare, che servono 5 minuti di camminata ogni 30 minuti di inattività per abbassare in maniera significativa la glicemia, la pressione sanguigna e altri parametri.
Insomma, considerando che mediamente la giornata di lavoro è di 8 ore, è necessaria una camminata della durata di oltre 1 ora per abbassare il rischio di danni alla salute di vario genere. I benefici dell’attività fisica sono stati riscontrati anche per l’umore e queste sensazioni piscologiche positive, con il tempo, incentivano le persone a ripetere le sedute di camminata e a dedicare tempo al movimento.