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UNO SPUTO DI CIELO
Carlo Deffenu e il suo progetto editoriale in favore dell’orfanotrofio La Crèche di Betlemme
Ci sono pochi modi così belli di avvicinarsi alla lettura come attraverso un racconto. Diversamente dal romanzo, il racconto ci regala in pochi tratti, in poche pagine, la possibilità di raccogliere il frammento di una vita, di una storia, di un personaggio. Per renderlo interessante basterebbe quindi dire che “Uno sputo di cielo” è un libro che di racconti ne racchiude ben ventisette. Ma saremmo in ogni caso ancora ben lontani dalla portata di questa iniziativa. Tutto è nato da un’idea dello scrittore sassarese Carlo Deffenu, che ha deciso di festeggiare i cinque anni del suo fortunato blog letterario in un modo che desse ancora più spessore allo sforzo e alla sensibilità che ogni autore riversa nel proprio lavoro. Ecco quindi che “Uno sputo di cielo”, grazie all’impegno dell’autore e a quello di altri 24 scrittori e 12 artisti, lascia le pagine del web per trasferire tutta la sua forza creativa sulla carta stampata.
«C’è sempre una fetta di cielo che devi andare a conquistarti tra i palazzi – dice Carlo Deffenu – tra mille difficoltà. Volevo che ognuno degli amici coinvolti desse un’interpretazione personale su questo tema. Ma mi sono spinto oltre. Sarebbe stato bello che dei racconti e quindi delle parole diventassero cose concrete: vestiti, libri, medicine e banchi di scuola.»
Attraverso l’associazione “Ponti non muri”, che da tempo si occupa di importanti iniziative benefiche, si sviluppa perciò l’idea di devolvere i proventi della vendita del libro all’orfanotrofio La Crèche di Betlemme, gestito tra gli altri anche da una suora gallurese di forte tempra.
“Uno sputo di cielo” pubblicato da Watson Edizioni, giovane casa editrice che sin da subito si è distinta per la qualità delle firme che propone ai lettori, è diventato in questo modo l’occasione per fondere un progetto editoriale di sicura qualità con la solidità di un supporto concreto in una zona del mondo martoriata da innumerevoli drammi.
«Le parole possono diventare oggetti e aiuti reali. Il libro inizia infatti con il racconto della vita dei bambini di Betlemme – continua Carlo Deffenu – di modo che il lettore si renda immediatamente conto del progetto. Ho voluto poi mischiare un po’ le carte coinvolgendo scrittori pubblicati da grandi case editrici nazionali, autori di casa nostra, e persone legate ad altri ambiti artistici che hanno sposato volentieri questa iniziativa.»
Quindici mesi di lavoro lasciano impressi nell’animo del lettore gli sguardi e le voci di trentasette persone che si sono spese per regalare “uno sputo di cielo” a coloro che, anche solo per una questione anagrafica, non dovrebbero trovarsi ancora nelle condizioni di doverlo cercare. Un impulso positivo che arriva dritto alla meta percorrendo strade sempre diverse.
«Ognuno ha declinato il tema a suo modo. C’è chi ha scritto una favola, chi un piccolo thriller, chi un horror, chi un racconto a tema sociale, chi ha espresso il proprio punto di vista attraverso l’immagine.» Un lavoro importante e faticoso, ma come ci ricorda proprio Carlo Deffenu nelle ultime pagine di “Uno sputo di cielo”: «Volere è potere. Sempre.»
Gli autori:
Gianluca Marozzi, Alessandro De Roma, Piergiorgio Pulixi, Riccardo Gazzaniga, Gianfranco Cambosu, Silvia Geroldi, Claudia Crabuzza, Daniela Frascati, Fabio Forma, Francesca Montomoli, Carlo Deffenu, Vincenzo Restivo, Elio Satta, Roberto Alba, Stefano Bonazzi, Giuseppe Marotta, Elena Cabiati, Alessandra Gaggioli, Nunzia Volpe, Massimiliano Ferrone, Lalla Careddu, Stefano Pastor, Simona Baldelli, Francesca Caldiani, Gianni Tetti
Gli artisti:
Jonathan Fara, Anna Ferrari, Pier Gallo, Max Mazzoli, Antonio Lucchi, Roberto Oliva, Lorenza De Luca, Emilio Pilliu, Alessandro Marongiu, Giovanni Pastorello, Flavia Biondi, Ivan Lodi
Francesca Arca
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