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“Pillole di Sardegna”: una delle città più antiche d’Europa si trova nel Sulcis
La sua storia percorre migliaia di anni
Si chiamava Sulky (o Sulci) ed era un insediamento pre-nuragico che sorgeva nell’isola di Sant’Antioco. Sin dalla preistoria, questa zona attirava varie civiltà, grazie alla sua posizione strategica che si affacciava sull’Occidente del Mediterraneo e alle risorse del territorio.
I resti più antichi trovati in questa zona risalgono alla cultura di Ozieri, che si sviluppò in Sardegna nel III millennio a.C. (allo stesso periodo appartengono anche le domus de Janas di Is Pruinis), questo basterebbe a datarla prima della fondazione di Roma, risalente infatti al 753 a.C.
Furono poi i Fenici a fondare la città di Sulky, attorno al 770 a.C. (dal suo nome poi deriverà quello del territorio sud-occidentale sardo, il Sulcis).
Nel periodo di maggior splendore, il porto della città era il fulcro di rapporti commerciali e culturali con tutto il Mediterraneo: i traffici provenivano dalle coste mediorientali alla penisola iberica, dal Nord Africa all’Etruria. Fu uno dei maggiori centri fenici fino al 520 a.C., quando passò in mano ai cartaginesi.
Successivamente arrivò l’occupazione romana, il dominio dei Vandali, e infine dei Bizantini, che vi rimasero per diversi secoli. Verso l’VIII secolo furono costretti ad abbandonare l’isola a causa delle razzie dei pirati saraceni.
Fu solo nel XVIII secolo che il suo territorio venne ripopolato e venne fondato l’attuale centro urbano di Sant’Antioco, proprio sulle rovine dell’antica Sulci.
Oggi è possibile visitare la necropoli e ammirare il Tofet, tipico santuario fenicio, dove venivano cremati e sepolti in urne i bambini. La necropoli, datata tra V e fine III secolo a.C., si estende per circa sei ettari. Da ciò si stima che Sulci avesse circa diecimila abitanti, e questo la renderebbe uno dei maggiori centri del Mediterraneo all’epoca.
Vicino alla necropoli, si trovano i resti di mura dell’antica città, dove furono rinvenute splendide statue gemelle di due leoni. I reperti dell’antica città sono oggi esposti al Museo Archeologico Ferruccio Barreca di Sant’Antioco.
Immagini: https://www.sardegnaturismo.it/