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Nevermind, Spencer Elden il bimbo sulla copertina dell’album fa causa ai Nirvana
Spencer Elden, 30 anni, accusa la band di presunto sfruttamento sessuale. I suoi genitori non hanno mai firmato una liberatoria che autorizzasse l’uso della sua immagine
Un bambino di pochi mesi in piscina, un amo con agganciato un biglietto da un dollaro. È la copertina di «Nevermind», l’album dei Nirvana pubblicato nel 1991, un progetto musicale ritenuto tra i più importanti degli anni Novanta e della storia del rock. Trent’anni dopo, quel bambino, Spencer Elden, diventato ormai adulto, sta facendo causa alla band per presunto sfruttamento sessuale. Il giovane sostiene che i suoi genitori non hanno mai firmato una liberatoria che autorizzasse l’uso della sua immagine nell’album. E, inoltre, che l’immagine di nudo costituisca pornografia infantile.
«Le immagini hanno mostrato la parte intima del corpo di Spencer e hanno mostrato lascivamente i suoi genitali da quando era un bambino fino ai giorni nostri», riportano i documenti legali depositati in California, benché, secondo la legge statunitense, le foto non sessuali di neonati non siano generalmente considerate pedo-pornografia. Tuttavia, l’avvocato di Elden, Robert Y. Lewis, sostiene che l’inclusione della banconota da un dollaro (che è stata sovrapposta dopo lo scatto della fotografia) fa sembrare il minore «come una prostituta». Il caso legale sostiene anche che i Nirvana avevano promesso di coprire i genitali di Elden con un adesivo, ma l’accordo non è stato mantenuto.