Serie D – Latte Dolce tra gruppo e difesa: coperta corta, ma le soluzioni non mancano
È morto Giampiero Boniperti, vanamente tentò di portare Riva alla Juventus
L’ex bianconero è scomparso nella notte per un’insufficienza cardiaca. Avrebbe compiuto 93 anni a luglio. Negli anni della presidenza alla società bianconera Rombo di Tuono fu il suo più grande rimpianto
È morto nella notte a Torino per una insufficienza cardiaca Giampiero Boniperti, presidente onorario della Juventus, di cui è stato una bandiera prima come calciatore e poi come dirigente. Lo rende noto la famiglia all’Ansa. Come giocatore ha fatto parte, assieme a John Charles e Omar Sívori, del cosiddetto Trio Magico, uno dei più prolifici reparti d’attacco ammirati in Serie A degli anni Cinquanta.
Presidente del club bianconero per vent’anni, mantenne la carica fino al 1990; grazie alle sue abilità manageriali si deve l’epopea e le fortune del sodalizio bianconero in Italia e all’Estero culminate con l’arrivo di Michel Platini. Negli Anni Settanta il sogno proibito fu Gigi Riva, corteggiato strenuamente dal dirigente nelle sue incursioni estive in Sardegna ma senza successo.
Ecco le parole di Riva: “Agnelli mi voleva, ma quello che non mollava proprio mai era Boniperti. Mi chiamava ogni anno. Partiva da lontano col discorso, ma poi arrivava sempre lì, alla Juve. E ogni volta gli ho risposto cortesemente di no. Per amore di questa terra, come è noto. Poi anche per orgoglio, quando giocavo ho sempre difeso la mia scelta, ma ovviamente qualche dubbio per la testa ti passava. Ne parlavo con i miei compagni e dicevo: ‘Se a voi va bene non mi muovo’. Una volta Martiradonna (terzino del Cagliari dello Scudetto, ndr) mi fa: ‘Ecco, rimani, così finisco di pagarmi la cucina’. Adesso sono convinto di aver fatto bene”.
A confermare che Riva fosse il desiderio proibito di quella Juventus, l’ex numero 11 ha raccontato un episodio divertente e inedito di non molto tempo fa: “Un giorno, qualche anno fa, in un aeroporto, incontro qualcuno della Juve che mi dice: ‘Gigi, chiamiamo insieme Boniperti e gli facciamo gli auguri?’. Ora, se c’è una persona che stimo, nel mondo del calcio, è proprio Boniperti. E quindi rispondo: ‘Certo!’. Così prendo la linea io e per un effetto sorpresa faccio: ‘Sono Gigi Riva!’. Sento dall’altra parte del telefono che lui c’è. Ma non dice nulla. Gli faccio: ‘Mi senti Giampiero?’. ‘Ti sento, ti sento Gigi’. E fa una pausa. Allora gli chiedo: ‘Tutto bene?’. E lui, serissimo: ‘Bene, sì. Ma non sarei sincero se non ti dicessi che io questa telefonata da te l’aspettavo 50 anni fa’ “.