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Una rete per sognare
Nasce un consorzio di imprese sarde per la promozione dell’eccellenza
INSIEME è una parola eccitante. E’ la scintilla di un confronto. E’ l’aggregazione di risorse e progetti comuni.
Rappresenta l’identitaria filosofia dell’impresa moderna e della conquista dei mercati, la sfida al futuro attraverso il ricorso alle nuove tecnologie della comunicazione e del web. E’ un abito mentale che scaccia i demoni antichi di una cultura isolana diffidente e conservatrice, invidiosa e pessimista.
La nascita di una Rete d’Impresa nel Nord Sardegna è una notizia da accogliere con particolare favore, in un momento come questo.
Il consorzio sardo è il viatico delle imminenti iniziative, nate per valorizzare l’enorme potenziale turistico della nostra terra e l’offerta di alcuni speciali servizi in via di modernizzazione.
L’iniziativa nasce dall’intuizione della giovane e brillante imprenditrice locale Debora Marogna, che assembla sei aziende con paritetiche modalità di esercizio: la sua LIBRA, che si occupa di promozione e pubblicità di eventi turistici; la TURISTIC FOOT PRINT di Ornella Porcu, che offre servizi di alta tecnologia con la responsabile del booking Barbara Dettori; la linea di trasporti ANGLONA TOUR di Ines Zentile; la società oristanese EVENTOR di Marinella Foddis; l’agenzia viaggi VOLAVIA; ed infine la TANDA & SPADA, un pastificio thiesino di alto artigianato, che rappresenta il passepartout ideale per avviare una filiera di eccellenze agro-alimentari da inserire nell’invitante pacchetto.
La linea programmativa della rete presenta varie chiavi di lettura. Si affranca dalla rigidezza dell’economia regionale e – nella contestuale salvaguardia dell’autonomia individuale di ognuno dei soggetti coinvolti – traccia un prodotto combinato di grande impulso. La motivazione nasce grazie all’eccitante esperienza del Team, ed abbatte i costi con una razionalizzazione mirata. La rete isolana intrinseca un piano per la conquista di nuove piattaforme di espansione commerciale dei prodotti e dei servizi compresi.
La forza di questo disegno comune possiede una bellezza invisibile: è la libertà di impresa, rispettata secondo la contingenza del progetto. Non è prevista l’obbligatorietà di adesione dei vari componenti, anche se si cerca di esprimere una compattezza esecutiva in tutte le opportunità.
E’ una sfida intrigante. Ad esempio l’EXPO chiama al privilegio della filiera alimentare, alla quale i curatori di servizi alternativi del consorzio devono fare riferimento per la sintesi di una strategia vincente da esibire nel padiglione italiano.
E’ imminente il varo di un sito e di una App per ogni evento utile. I mercati nazionali ed esteri saranno visitati grazie alla presenza aggressiva di questa squadra nelle grandi fiere.
L’attuale gruppo di lavoro non esclude di aggiungere ai sei pionieri dell’esperienza altri partners, che devono essere comunque legati dal denominatore comune della filosofia mutua e collaborativa.
Le stesse Debora ed Ornella hanno partecipato nei mesi scorsi ad un proficuo corso di Management della Rete negli uffici della PROMOCAMERA di Sassari, raccogliendo molte preziose informazioni. Lo studio ad alta quota di questa materia conduce ad approfondimenti logistici, al coordinamento di gruppi estesi ed ancora disomogenei, ed alla indispensabile capilarizzazione dell’aspetto normativo.
La conquista del turismo di aree ancora vergini nasce dall’intesa con i Tour Operator locali, che ricevono un congruo e dettagliato materiale informativo della Rete, e studiano successivamente i singoli casi.
In questa fase di decollo si stanno gettando le basi per una felice sinergia con l’area baltica, giovane e molto dinamica sul piano commerciale.
La Lituania e la Lettonia, l’Estonia e la stessa Polonia sono interlocutori molto interessati all’evoluzione di questo discorso.
Resta il problema principale per la vita e la salute di questa ambiziosa architettura di impresa: il denaro.
Da qualche anno i fondi comunitari privilegiano questa filosofia imprenditoriale, ed i finanziamenti arrivano per il tramite di Bandi regionali, nazionali e comunitari.
Ma tutto questo tracciato induce a sognare.
E’ un turismo integrato d’area finalmente di Terzo Millennio, che fa uscire la Sardegna dalle secche di un turismo primitivo ed inadeguato, incapace di cogliere le esigenze essenziale del visitatore, e ripiegato sull’offerta annoiata delle bellezze naturali e del buon clima.
Ma qualcosa si muove. Un calendario di eventi ed una comunicazione nuova possono allungare notevolmente il calendario, ed individuare stagioni impensabili per fare scoprire – attraverso un capillare lavoro di assistenza – una vacanza insolita e tante prelibatezze della nostra cultura.
In questa Rete potrebbe impigliarsi un miracoloso futuro da pescare.
Andrea Loi
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