Su la testa, giù il telefono: guerra agli Smombies
Il termine, coniato in Germania nel 2008, è formato dalle parole smartphone e zombie, a indicare un fantasma o un morto vivente che si aggira per le strade
di G.B. Puggioni
© riproduzione riservata
Viviamo nell’era dei telefoni intelligenti. E de sa genti callona. Battuta italo-campidanese trovata su Facebook che punta sull’ironia per segnalare la gravità del fenomeno degli smartphone zombies, in un neologismo, smombies. Sono quei giovani e non, che, con sguardo fisso sullo schermo, sempre connessi, comunicano e controllano ininterrottamente notifiche. Sono le nuove generazioni digitali, schiave oltre ogni logica, refrattarie a metter via lo smartphone; abitudine questa che distrae sia il pedone che l’automobilista impedendo ad entrambi di prestare la dovuta attenzione alla strada. Ho fatto alcune verifiche, la prima riguarda i pedoni. L’attraversamento sulle strisce dura fra i tre e i cinque secondi; cosa c’è nella nostra vita di così importante da impedirci di sospendere per un frame l’uso del telefono? Chi va in auto, lo smartphone driver, tiene invece l’auricolare nel cassetto, non nelle orecchie; perché? Eppure è accertato che un’alta percentuale di investimenti mortali e di incidenti stradali è legata all’uso dei cellulari.
Contro questo fenomeno – finalmente – si stanno moltiplicando le campagne di sensibilizzazione ad un uso prudente dello smartphone.
Sassari ha cominciato nel 2018 con un progetto della Polizia Municipale varato a seguito dell’incremento degli incidenti in cui sono stati coinvolti pedoni, salito dal 15% al 21,7%. In breve tempo sono stati sanzionati 350 automobilisti e 100 pedoni sorpresi al telefono sulle loro auto o negli attraversamenti pedonali. Sanzioni da 25 euro, che se pagate subito scendono a 18; cifra sicuramente troppo esigua.
Ma vediamo alcuni esempi che ci provengono dall’Europa e da diverse parti del mondo. A Bodegravan, in Olanda, sono in vigore sanzioni per chi usa il cellulare in situazioni di pericolo, ma si fa anche prevenzione: grazie ad alcune modifiche i semafori proiettano anche a terra la luce verde, arancione o rossa, visibile quindi a chi tiene la testa china. In Germania sono state installate sui marciapiedi illuminazioni a led rosse e verdi. Il primo esperimento è stato fatto ad Augusta, in Baviera, dopo la morte di una quindicenne falciata da un tram mentre attraversava la strada distratta da cellulare e cuffie. In Belgio, nelle zone pedonali, sono state introdotte le text walking lane, corsie dedicate solo a chi cammina usando un dispositivo mobile. Soluzione imitata dai cinesi nella città di Chongqing.
A queste iniziative seguono campagne per limitare l’uso dei cellulari. Dagli Usa arriva lo slogan Su la testa, giù il telefono. Proviamo, può salvarci la vita.