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Covergirl – Maria Giovanna Manca, un’estate prepotente
Anche una segretaria ha i suoi segreti
La vita quotidiana non è solo una grande scrivania, un’agenda commerciale diligentemente ordinata ed una serie interminabile di telefonate.
Maria Giovanna Manca ha scelto di interrompere per qualche tempo gli studi di giurisprudenza ed abbracciare la propria indipendenza. Ha lasciato la casa di Alghero, la passeggiata lungo i bastioni spagnoli affacciati su un mare incantevole e le corse con la sua amata Trilly. Il viso d’angelo nasconde un carattere caparbio e pragmatico, che non indugia intorno a romantici sogni di cocchi e cavalli bianchi. Ora vive nel centro di Sassari. Il lavoro assorbe molto del tempo disponibile: l’ufficio commerciale della Tecnocasa di Via Manno è bene avviato, ed è un continuo tourbillon di appuntamenti e pratiche burocratiche da dirimere. Bisogna inventarsi dieci minuti utili per acquistare un vestitino ed un make-up, o correre al supermarket per allestire un pranzo frettoloso. Si vive di corsa ancora prima dei trent’anni, ed è comunque una fortuna avere un lavoro in questi anni grami di disoccupazione giovanile.
Ora arrivano i mesi estivi con la sospirata libertà del sabato pomeriggio e qualche giorno di totale divertimento intorno a Ferragosto, da dividere con l’inseparabile fidanzato Gabriele, che è un barman ed un batterista di insospettabile bravura in una band locale di heavy metal. Insieme sono una bella coppia: lui è alto e lungo, dolce e premuroso. Lei è una peperina polemica e ricca di temperamento, sexy e lunatica come un gatto: gli opposti si attraggono perfettamente.
Nel weekend Maria Giovanna si dedica ad una passione scoperta quasi per caso, dopo tante reticenti esitazioni: è quella della fotografia. Si diverte a posare, ed in questo modo esplora silenziosamente la propria anima e vince lentamentele mille paure dell’adolescenza. Dopo i primi giocosi approcci sono arrivate alcune occasioni interessanti, che la ragazza di origine ittirese ha saputo sfruttare. Ora lavora per un calendario pubblicitario nazionale.
Il suo sguardo prepotente – in questo servizio di moda e fashion elegantemente curato dal bravissimo Gian Paolo Dessolis ed il suo studio Jeides – dovrebbe essere di buon auspicio.
Ci invita ad un’estate a passo di carica, tra emozioni e cambiamenti.
Al diavolo la paura: il sole è di tutti.
L’intervista
Ami il tuo lavoro, Maria Giovanna? Lo ritieni adatto al tuo spirito?
“Oh, tantissimo! Mi piace molto organizzare il lavoro di un ufficio. E’ una cosa che mi appassiona, e mi ha regalato qualche inattesa gratificazione.”
Il denaro è importante?
“Certamente lo è. Non è tutto nella vita, ma è uno strumento che permette di realizzare i tuoi sogni senza paure.”
A proposito, quale è la tua paura più grande?
“Quella di perdere i miei familiari ed un paio di persone molto care. Sarebbe un dolore terribile: ho molta paura dell’abbandono.”
Piangi spesso? Quale è stata l’ultima volta?
“Piango con frequenza. Sono molto emotiva ed ho la lacrima facile.Mi commuovo per paura e rabbia, felicità ed emozione.”
Prova a raccontarti in poche parole. I tuoi tre pregi principali ed i tuoi tre insopportabili difetti…
“Sono una persona buona, sono leale e corretta nei rapporti. Per quanto riguarda i miei peggiori difetti sono una presona fragile, umorale ed estremamente permalosa.”
Cosa domandi ed assicuri nei rapporti di amicizia?
“Chiedo trasparenza e sentimenti veri, ed ho bisogno di una presenza insieme discreta e costante. Cerco sempre di ritagliare un po’ di tempo per le mie amicizie, e divido ore e sensazioni felici con loro.”
Che cosa ti piace in un uomo?
“La sincerità, l’assenza di ambiguità e la capacità di avere degli slanci. Apprezzo gli uomini che risolvono i problemi con dolcezza ed energia. Stare accanto a me richiede una certa pazienza.”
Sei fidanzata?
“Da due anni e mezzo con Gabriele. Siamo molto uniti. Spero di convivere presto con lui, e nel futuro immagino un matrimonio felice, una bella casa e dei bambini da amare ed allevare insieme.”
Quali sono i ricordi della tua infanzia?
“I ricordi dei primi anni della mia vita sono legati ai nonni. Penso alle cose fatte con loro, alle nostre conversazioni. Riesco a rivivere il profumo ed il sapore dei piatti cucinati per la mia felicità, sai?”
Ed ora come sei? Ti piaci?
“Bella domanda!” ( ride). “Io mi trovo piena di difetti e sono estremamente critica nei miei confronti. Non ho un rapporto sereno con il mio corpo, e fare delle foto mi aiuta a vincere questo disagio. Mi piace il mio sorriso, se devo salvare qualcosa.”
Quali sono i tuoi ideali femminili? Che genre di personaggio di un film vorresti emulare?
“Sono terribilmente romantica, e sono ispirata dalle protagoniste delle commedie sentimentali con happy end. Quanto ai modelli femminili, amo la principessina Charlotte di Monaco e l’aggressiva Rihanna, non ho ancora le idee chiare in merito…”
Il tuo colore preferito?
“Quando lavoro e negli eventi mondani, prevale l’eleganza raffinata e semplice del nero. Ma amo anche il verde acqua. Il verde è il colore della speranza, o mi sbaglio?”
Un libro, un disco ed un oggetto che porteresti in un’isola deserta…
“Cime tempestose” è il libro, “Making Movies” dei Dire Straits è la mia scelta musicale… e per quanto riguarda l’oggetto sarei capace di portare con me un abitino ed i tacchi a spillo, per indossarli nell’isola…”
Cosa cambieresti della tua città?
“Niente di niente. Alghero è bellissima. Ma ora vivo a Sassari e sto bene comunque, anche se individuo i suoi difetti ed i suoi limiti.”
Come vivi l’esperienza da fotomodella?
“Con allegra incoscienza. E’ un hobby divertente, che mi regala qualche sorprendente vantaggio. E’ una sfida alla mia insicurezza ed è una femminile vanità. Ma è una passione che riesco a conciliare con il mio lavoro, tra mille salti mortali e qualche sacrificio. E’ bellissimo!”
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