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007 come back: ‘No Time To Die’ è girato anche in Italia
Arriva nelle sale il capitolo finale della saga che vede ancora Daniel Craig nei panni della spia più famosa al mondo. Giungeranno a compimento le vicende viste nei film precedenti: Casino Royale, Quantum of Solace, Skyfall e Spectre
Da moltissimo tempo i film di James Bond hanno uno stretto legame con l’Italia, destinazione abituale da quando l’attore britannico Daniel Craig veste i panni dell’agente 007. In Casino Royale, Quantum of Solace e Spectre si sono viste, infatti, scene girate nel nostro Paese. E anche per il 25esimo episodio della saga, No Time To Die, arrivato nelle sale il 30 settembre dopo molti rinvii a causa della pandemia, la produzione non ha esitato a sceglierlo di nuovo.
«Era l’ambientazione perfetta», commenta il regista e co-sceneggiatore Cary Fukunaga, «perché Bond e Madeleine (interpretata da Léa Seydoux, ndr), alla fine di Spectre, scivolano in auto verso il tramonto. E quale Paese ha luoghi più romantici dell’Italia? La città antica di Matera e i suoi paesaggi sono incredibili, dovevamo assolutamente girare lì».
Dopo il ciak nella cornice lucana, con tanto di inseguimento automobilistico, i due protagonisti sono al centro di una scena importante in una stazione ferroviaria che è stata girata a Sapri, nel Salernitano, dove la collaborazione con Trenitalia e il Gruppo FS ha permesso alla troupe di portare a termine la sequenza.
«Fare un film in una stazione è sempre difficile, ovunque ci si trovi nel mondo», commenta il location manager di No Time To Die Charlie Hayes, «ma Trenitalia si è rivelata sempre di grande supporto e non ha mai perso l’entusiasmo». E cosa ne pensa il protagonista delle nuove avventure di Bond? Lo abbiamo chiesto direttamente a lui, l’attore Daniel Craig, che veste ancora i panni dell’agente segreto.
Il film riflette ciò che sta succedendo nel mondo?
Quello che accade influenza sempre le pellicole di James Bond, ma non penso fosse nostra intenzione farlo esplicitamente. Sono dell’idea che si parte col piede sbagliato se si cerca di calare a tutti i costi una pellicola nell’attualità, esagerando con i riferimenti. Le avventure di 007 parlano di paure differenti, di quello che vogliono i cattivi: distruggere il mondo? Dominarlo? Spartirselo tra di loro? Sono tutte domande che solleviamo e che, inevitabilmente, si mettono in relazione con ciò che sta accadendo nel nostro pianeta. Quando i produttori lavoravano a Golden Eye la gente chiedeva se avrebbero trattato la Guerra Fredda appena terminata. Si sbagliavano. Il mondo è sempre più complicato, ma noi dobbiamo chiederci cosa vogliono i cattivi. Dopotutto, è sempre un film per famiglie.